Vaime: Perugia ha perso fascino per colpa dei cattivoni della Stampa

Creato il 31 maggio 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Ti capita un giornalino fra le mani, al bar, e per poco mi manda di traverso il cappuccino, ma si può?

Enrico Vaime

Enrico Vaime,  in una intervista rilasciata a Michela Mancini per Quattro Colonne, sfodera il suo sorriso beffardo per accusare la Stampa di essere responsabile del declino di Perugia, beh le parole le sa usare è giusto riconoscerlo, ed è capace di suscitare curiosità in chi legge,  ribadisce il suo legame sentimentale con Perugia, nella quale ha vissuto fino a 15 anni, “lasciare la città causa trasferimento di papà è stato un trauma” Alla domanda …Mi racconta l’identità perugina? ” Il perugino autentico non è esibizionista, anzi cerca di defilarsi, cerca di mantenere un aplomb che magari non gli appartiene sentimentalmente, non è fanatico, sono portato a pensare che sia una persona per bene ma non sono obiettivo…” E fin qui va bene, dichiarazioni di principio accettabili, lui vede il perugino cosi, rispettabile opinione, ma alla domanda… Considera Perugia una città accogliente? Non ce l’ha fatta a mantenere l’aplomb di cui sopra e va fuori le righe, le sue parole scivolano su una  strada piene di buche e macchie d’olio, (a Perugia non è difficile trovarne)  “lo era, negli ultimi tempi, a sentire certe stampa, pare sia diventata Sodoma e Gomorra, una sorta di Chicago anni 30, all’omicidio Meredith non eravamo preparati, non siamo un posto predisposto alla violenza, abbiamo commesso degli errori …”. ” Perugia ha perso un po del suo fascino per colpa di un certo tipo di informazione che ha puntato sullo scalpore, tutto questo non ci ha fatto bene, il delitto di Perugia, cosi come raccontato dalla stampa è semplicemente grottesco e ridicolo” infine alla domanda …Perugia può ancora essere quell’eden in cui le persone perbene si rifugiano? “Non mi illudo, ma mi piacerebbe…

Che dire? Alla fine ammette (non si illude) che la città non è più come prima, ma non spiega perchè, nessun accenno alla immigrazione clandestina, agli spacci vari, alle aggressioni a volte quasi quotidiane, il degrado, le strade,  i negozi che chiudono, e non voglio infierire troppo, dice solo che la colpa principale è della stampa cattivona, ma ti pare che la stampa cattivona si inventa i reati? Di solito si dice che sia abbastanza tollerante (meglio dormiente?), ma questa volta non ci è riuscita, il troppo è troppo, e continuare a dire questo significa che vogliamo mettere la testa sotto la sabbia e non fare nulla, e aldilà delle dichiarazioni di facciata non si fa nulla.

Ma la domanda finale …che ci facciamo noi… Perugia ha ancora la capacità di riprendersi? Vaime ci viene in soccorso…” la sfida è recuperare  la cultura con un criterio se vogliamo non modernissimo, un criterio antico. la cultura è serietà, è sobrietà, è studio”. Forse avrebbe dovuto aggiungere “Stampa cattivona permettendo”.

Francesco La Rosa



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