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Val Susa. Perquisizione in casa storico leader No Tav

Creato il 27 settembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Alberto Perino, No Tav, Val Susa, perquisizione

Il post della deputata M5S Roberta Lombardi.

Stamattina la Digos di Torino ha avviato la perquisizione della casa di Alberto Perino, storico leader dei No Tav e che abita a Condove, in Val Susa. Le forze dell’ordine si sono presentate con un mandato disposto dalla procura di Torino verso Perino, accusato di istigazione a delinquere nell’ambito di un’inchiesta. La vicenda è quella relativa alla pubblicazione, da parte di Perino, su alcuni siti internet riconducibili al movimento No Tav e all’area antagonista, delle targhe di alcuni mezzi pesanti in transito sull’autostrada del Frejus. Benché diretti altrove, i mezzi erano sospettati di trasportare alcune componenti della talpa che sta per entrare in funzione nel cantiere di Chiomonte. Perino aveva inoltre, sempre nei giorni scorsi, invitato gli attivisti a praticare forme di sabotaggio nei confronti di aziende che lavorano alla Tav. Immediate le reazioni alla perquisizione. Roberta Lombardi, deputata del Movimento Cinque Stelle, scrive su Facebook: “ci informano che questa mattina stanno facendo una perquisizione a casa di Alberto Perino, storico portavoce No Tav, con l’accusa di istigazione a delinquere. Ecco cosa rischia un cittadino che difende in modo pacifico e non violento la sua terra”. Lo stesso Perino aveva denunciato negli ultimi tempi quello che a suo dire era un “accanimento” della magistratura nei suoi confronti e in quelli del movimento No Tav, parlando addirittura di citarla, tramite gli avvocati che difendono il movimento, per stalking. La casa di Perino, inotre, era stata perquisita anche nel 2011, con lo storico leader sempre accusato di istigazione a delinquere.


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