Sempre a Roma, ma avevo già tre figli e quindi con tutti i condizionamenti che ne derivano per altro felici, conobbi il Marchese Roberto Lucifero, in un incontro quasi magico, un personaggio straordinario, fondatore dell’Accademia del Superfluo. Con lui imparai a realizzare i finti marmi, la grisaille e il trompe l’oeil, decidendo di dedicarmi alla decorazione e al restauro». Anni di studi e di ricerca hanno portato Donna Valeria Majorana ad essere una raffinata esecutrice di trompe l’oeil in palazzi, ville e cappelle private facendo rivivere con gusto ed eleganza quest’arte che, attraverso lei, ha valicato i secoli indenne. A Roma, ha effettuato restauri in diversi importanti edifici fra cui Palazzo Massimo alle Colonne. Qui l’opera di Donna Majorana ha interessato il recupero dei trompe l’oeil e di alcuni paesaggi affrescati.
Il palazzo, uno dei più importanti di Roma, che da sempre appartiene alla famiglia dei principi Massimo, fu ricostruito nel 1532, dopo l’incendio subito nel sacco di Roma, su un progetto di Baldassarre Peruzzi. Donna Majorana ha realizzato ex novo dei trompe l’oeil dalla squisita raffinatezza e in perfetta armonia con le antiche prestigiose dimore che hanno visto la sua opera, e che originariamente erano spoglie di decorazione. Valeria Majorana, pur lavorando per privati, s’impunta a volte sulle richieste del committente: «la decorazione deve seguire l’andamento della struttura perché la decorazione diventa parte della struttura». Ripercorrendo con la memoria i suoi lavori, mostra adorabili uccellini che sembrano pronti per spiccare il volo dopo un canto melodioso; è l’inganno dell’arte del suo trompe l’oeil che sa dare queste soavi sensazioni.