La costruzione verrà realizzata grazie al contributo dell’Assessorato alle attività produttive della Regione Valle d’Aosta che ha stanziato per questo progetto cento sessanta mila euro. Questo immobile è dei primi anni del Novecento, ed è composto da due singole abitazioni ed è situato a Gignod, un paesino sulla vallata laterale della Val d’Aosta.
La casa sarà ovviamente ad impatto zero e del tutto autonoma, sotto tutti i profili: quello energetico, delle fonti di distribuzione pubblica, dell’impianto ad idrogeno e dell’ integrazione tra molteplici tecnologie. L’immobile possiede un impianto fotovoltaico che genera energia; durante il giorno la stessa verrà poi modificata in idrogeno attraverso elettrolisi. L’idrogeno poi verrà trasformato in energia termica o elettrica, usando una caldaia a condensazione. Il sistema sarà inoltre integrato con una pompa di calore che sarà in grado si usare l’energia termica generata dai pannelli.
I lavori dovrebbero iniziare entro la fine dell’anno e l’idea è quella di utilizzare il progetto anche per le realtà che non sono collegate ad una rete pubblica di distribuzione, ad esempio i rifugi.
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