La Valles Marineris osservato ad un angolo di 45° rispetto alla superficie e ripresa in veri colori e con un’esagerazione nella direzione verticale di un fattore 4. L’immagine copre un’area di 630 000 km quadrati con una risoluzione al suolo di 100 m per pixel. Il terreno digitale è stato creato da ben 20 orbite da HESC. La più grande porzione del canyon, che copre quasi tutta la parte destra dell’immagine, è conosciuta come Melas Chasma. L’immagine è stata pubblicata nel 2009 nell’ESA Science Monograph Mars Express: The Scientific Investigation. Credits: ESA/DLR/FU Berlin (G. Neukum).
Il Grand Canyon della Terra incute terrore a coloro che gettano uno sguardo sul grande fiume che taglia la vallata ma sembra solo una grande cicatrice rocciosa se confrontata con l’enorme Valle Marineris che segna il volto di Marte.
Estendendosi per oltre quattro mila chilometri in lunghezza e per oltre duecento chilometri in larghezza, con una profondità vertiginosa di dieci chilometri, la Valle Marineris è circa dieci volte più lunga e cinque volte più profonda del Gand Canyon. Con queste dimensioni la Valle Marineris si guardagna il record di canyon più grande del Sistema Solare.
La più recente visione della Valle Marineris è stata creata grazie alla serie di dati raccolti durante le venti orbite del Mars Express dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Viene presentata qui in veri colori e con un’esagerazione verticale quattro volte più grande della realtà. Si possono osservare un’ampia varietà di caratteristiche geologiche che riflettono la complessa storia geologica della regione. La formazione del canyon è probabile che sia intimamente legata con la formazione del rigonfiamento vicino, quello del Tharsis, che non è visibile in questa immagine, ma che si trova sulla sua sinistra e che ospita il più grande vulcano del Sistema Solare, il Mons Olympus.
L’attività vulcanica è rivelata dalla natura della rocce nelle pareti del canyon e dalle pianure circostanti, che sono state costruite da colate laviche successive.
Man mano che il rigonfiamento Thauris si gonfiava di magma durante i primi miliardi di anni di formazione, la crosta circostante si allungava, formava delle crepe e infine crollava nei solchi giganteschi della Valles Marineris. Le frane hanno svolto un ruolo fondamentale nel plasmare il luogo, specialmente nele depressioni più a nord, dove il materiale è recentemente crollato lungo le alte e ripide pareti.
Intensi flussi d’acqua possono aver modellato la Valles Marineris dopo la sua formazione, rendendo ancora più profondo il canyon. Le informazioni mineralogiche raccolte dalla sonda spaziale Mars Express e da altre sonde in orbita intorno al pianeta, mostrano che il terreno marziano in questa regione è stato modificato dall’acqua centinaia di milioni di anni fa.
ESA-Space Science: The Solar System’s grandest canyon – http://www.esa.int/esaSC/SEMAEO4S18H_index_0.html
Universe Today: Valles Marineris: The Grandest Canyon of all – http://www.universetoday.com/98122/valles-marineris-the-grandest-canyon-of-all/
Crediti immagine: ESA – http://www.esa.int/esaSC/SEMAEO4S18H_index_1.html
Sabrina