Questi scenari alternativi sono anche chiamati analisi “what if”. Il calcolo di tali valori alternativi può avvenire in qualunque fase del processo di valutazione.
Il loro utilizzo è utile e necessario quando si impiegano modelli di valutazione che contengono formule con variabili influenzate da un certo grado d’incertezza e più in generale quando si effettuano stime per la determinazione di queste variabili. Come noto, i modelli di valutazione d’azienda contengono numerose variabili con differenti gradi di incertezza.
L’utilizzo delle analisi di sensitività può avvenire all’interno del processo valutativo, senza essere estrinsecata nei risultati finali, in questo caso è uno strumento a supporto del valutatore per le decisioni da prendere nella scelta dei valori da assegnare ad alcune variabili del modello. In tal caso essa mira a migliorare il processo decisionale del perito, conferendo maggiore robustezza alle decisioni prese
L’analisi di sensitività, con il relativo range di valori, può essere anche inserita nei risultati finali della valutazione, come componente a giustificazione del range di valori proposto, al posto di un unico valore secco.
Sul piano operativo, per la esecuzione di queste analisi di sensitività, vengono in aiuto al perito valutatore gli strumenti per l’analisi di simulazione di Microsoft excel. In excel l’analisi di simulazione è il processo di modifica nei valori in determinate celle, che contengono le variabili, al fine di osservare l’effetto di tali modifiche sul risultato delle formule nel foglio di lavoro.
La tabella dati e la funzione scenari di excel
Qui si esaminano i due principali strumenti messi a disposizione da Microsoft excel, che risultano utili nella pratica valutativa: a) la tabella dati e b) gli scenari. Esaminiamoli separatamente, anche con l’aiuto di qualche esempio.
Tabella dati
Che cos'è e come utilizzare una tabella dati
Una tabella dati è un insieme di celle che visualizzano l’influenza di determinate variabili nelle formule del foglio di lavoro sui risultati di tali formule. Una tabella dati è una classica tabella a doppia entrata e può contenere quindi al massimo due variabili. Nel caso in cui sia necessario analizzare più di due variabili, è consigliabile utilizzare lo strumento scenari, (vedi paragrafo successivo). Benché limitata al massimo di 2 variabili, una per cella di input di riga e una per cella di input di colonna, una tabella dati può contenere un numero qualsiasi di valori per ciascuna delle due variabili
Esempio pratico
Sviluppiamo un primo esempio sul calcolo del CAPM con il metodo Discounted Cash Flow (DCF). Riprendiamo la relativa formula:
Ke = Kf + ß MRP
dove:
Ke = costo del capitale proprio
Kf = rendimento dei titoli a rischio nullo
ß = coefficiente di rischiosità sistematica non diversificabile
MRP = premio per il rischio aziendale (market risk premium)
Nella cella B4 è indicata la formula del Ke sopraesposta, la stessa formula viene ripresa alla cella B6, ove B6 = B4. Se utilizziamo il richiamo alla formula, come in questo caso, è più semplice portare modifiche alla formula, se necessario
Per ottenere la tabella dati si eseguono i seguenti passi. Le indicazioni sono per excel 2007, per excel 1997-2003 i posizionamenti delle funzionalità sono leggermente differenti, ma la procedura è esattamente la stessa:
• si inserisce in B6, intersezione di riga e di colonna della tabella dati, la formula, ovvero come in questo caso il richiamo alla formula stessa (=B4)
• si scrivono sulla riga 6 le variabili di riga, in questo caso il tasso Kf; essi variano da valori superiori a valori inferiori rispetto al 4%, riferito all’ipotesi base; le variabili di riga in questo caso sono 5 (da3% a 5% con intervalli di mezzo punto), ma potrebbero essere molte di più a piacimento
• si scrivono sulla colonna B le variabili di colonna, in questo caso il valore del Beta, anche qui con valori superiori e inferiori al Beta di 0,80, scelto nella ipotesi base; anche in questo caso le num 7 variabili (da 0,60 a 1,20) potrebbero essere più numerose
• si identifica la tabella dati con l’intervallo di celle B6:G13, quindi incluso la formula in B6
• si va in Dati, Analisi di simulazione, Tabella dati
• si inseriscono , nella finestra di dialogo che si apre, le variabili di riga $B$1 (Kf)e di colonna $B$2 (ß)
• si preme Enter, nell’intervallo B8:G13 si ottengono tutti i valori di tabella dati.
La tabella non è modificabile nelle sue singole parti, può essere solo cancellata per intero nell’intervallo B8:G13; bisogna pertanto lasciare le variabili di riga, le variabili di colonna, la cella della formula.
La tabella viene identificata da excel da una parentesi graffa con indicazione delle celle che contengono le 2 variabili, cioè = {TABELLA(B1;B2)}. Per excel questo è un insieme matrice. In matematica, in particolare in algebra lineare, una matrice è una tabella ordinata di elementi, che va trattata come un oggetto matematico unico
Cosa mi dice la tabella ottenuta?
Essa fornisce i risultati della formula al variare simultaneo di 2 variabili, in questo caso: tasso Kf e il valore del Beta ß. Quindi la tabella fornisce, a colpo d’occhio, la variabilità dei risultati della formula al variare simultaneo delle 2 variabili indicate
Lo strumento Scenari di excel
Il limite dell’utilizzo delle tabelle dati è costituito da fatto che è possibile avere un quadro di sintesi al modificare di due variabile per volta; se si vuole analizzare l’effetto conseguente al modificarsi di 3 o più variabili bisogna utilizzare un altro strumento che mette a disposizione excel, cioè la strumento degli scenari.
Uno scenario è un insieme di valori e formule che excel esegue e salva come gruppo. E’ possibile creare e salvare diversi gruppi di valori come scenari in un foglio di lavoro (variando in ogni scenario una o più variabili) e quindi passare da uno scenario all’altro per visualizzare i diversi risultati. Quando si completano gli scenari utili nelle specifiche circostanze, è possibile creare un riepilogo contenente le informazioni relative a tutti gli scenari
Riprendiamo gli esempi svolti con le tabelle dati, ipotizzando di variare non due, ma tutte le tre variabili coinvolte; lo strumento funziona anche in presenza di quattro (o più) variabili
Riprendiamo l’esempio del calcolo del Ke sopraesposto, ma in cui le variabili assumono i valori sotto indicati:
Vogliamo creare 2 scenari che prevedano il cambiamento di tutte le 3 variabili. In questo caso creiamo due scenari (ma potrebbero essere anche più di due), chiamandoli scenario migliore (tasso di attualizzazione Ke più basso, quindi Terminal value più elevato) e scenario peggiore (tasso di attualizzazione Ke più alto, quindi Terminal value meno elevato).
Quali sono le operazioni per creare uno scenario in excel
Le indicazioni sono per excel 2007, per excel 1997-2003 i posizionamenti delle funzionalità sono leggermente differenti, ma la procedura è esattamente la stessa
1. Nel gruppo Dati, scegliere Analisi di simulazione, quindi Gestione scenari. E’sufficiente essere sul foglio che contiene la formula, non è necessario posizionarsi su alcuna cella in particolare
2. Fare click su Aggiungi
3. Nella casella Nome scenario digitare un nome, nel caso Scenario migliore
4. Nella casella celle variabili, mettere i riferimenti alle celle da specificare nello scenario. Nel caso specifico, le celle
delle tre variabili: $B$1;$B$2;$B$3, oppure $B$1:$B$3
5. Selezionare le opzioni desiderate nella casella Protezione, se si vogliono proteggere gli Scenari
6. Fare click su OK
7. Nella finestra di dialogo Valori scenario, indicare i valori da utilizzare per ciascuna delle 3 variabili; ricordare che 3% equivale a 0,03 e che 10% equivale a 0,1
8. Per creare lo scenario fare click su OK.
Come creare nuovi scenari aggiuntivi
Per creare ulteriori scenari, nel caso specifico un secondo scenario chiamato Scenario peggiore, ripetere la sequenza precedente da 2 a 8, cambiando i valori delle 3 variabili di conseguenza.
Visualizzare lo scenario
Quando si visualizza lo scenario si passa all’insieme di valori salvati come parte delle scenario. Nel caso specifico si tratta delle variabili contenute nell’intervallo di celle B1:B3 e nella cella risultato della formula B4. Per visualizzare gli scenari:
1. Nel gruppo Dati, scegliere Analisi di simulazione, quindi Gestione scenari. E’ sufficiente essere sul foglio che contiene la formula, non è necessario posizionarsi su alcuna cella in particolare
2. Fare click sul nome dello scenario che si vuole visualizzare e che appare nella finestra di dialogo, nel caso scenario migliore o scenario peggiore
3. Fare click su mostra
Sia le celle variabili B1:B3 che la cella risultato B4 cambiano di conseguenza alla scelta fatta
Creare un riepilogo scenari
In questo caso excel mette a disposizione, su un unico prospetto, una sintesi degli scenari individuati e sviluppati con i rispettivi valori sia nelle variabili che nel risultato della formula
1. Nel gruppo Dati, scegliere Analisi di simulazione, quindi Gestione scenari. E’ sufficiente essere sul foglio che contiene la formula, non è necessario posizionarsi su alcuna cella in particolare
2. Fare click su riepilogo
3. Fare click su Riepilogo scenari ovvero su Scenario rapporto di tabella pivot; nel caso specifico si utilizza Riepilogo scenari
4. Nella casella celle risultato immettere i riferimenti alle celle che cambiano in base agli scenari, nel caso specifico la cella B3:
La tabella di Riepilogo scenari indica:
• le celle variabili, rispettivamente $B$1, $B$2, $B$3
• la cella risultato della formula $B$4
• i valori correnti, cioè i dati inseriti nella formula, prima di aver lavorato sugli scenari, i dati (variabili e risultato formula) dello scenario migliore e dello scenario peggiore
Note
• abbiamo usato due scenari, ma si potevano utilizzare n scenari,
• abbiamo utilizzato 3 variabili, ma potevano essere anche più di tre variabili
• non abbiamo utilizzato etichette per i valori di variabile, se le usiamo esse appaiono invece della indicazione delle celle
• i riepiloghi scenari non vengono aggiornati automaticamente; se si modificano valori di uno scenario, tali modifiche non saranno visibili in un riepilogo scenari esistente; sarà quindi necessario creare un nuovo scenario
Articolo a cura di Angelo Fiori, dottore Commercialista e revisore contabile dei conti, con esperienza professionale quarantennale in campo amministrativo, con focus principale sulla revisione contabile e sulle valutazioni d’azienda e di strumenti finanziari.
Nei precedenti articoli abbiamo parlato di:
1) Valutazione d'azienda: Asset Side o Equity Side. Cenni introduttivi
2) Valutazione d'azienda: i flussi monetari levered e unlvered
3) Valutazione d'azienda: Enterprise Value, VAN, Tasso di attualizzazione
4) Valutazione d'azienda: il WACC e il modello CAPM
5) Valutazione d'azienda: come usare il tasso di attualizzazione
6) Valutazione d'azienda: performance aziendali e flussi di cassa prospettici
7) Valutazione d'azienda: determinare i flussi di cassa prospettici
8) Valutazione d'Azienda: come calcolare il terminal value