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Valutazione di specie da fronda recisa a basso imput in tre località dell’Italia Meridionale

Da Antoniobruno5
Valutazione di specie da fronda recisa a basso imput in tre località dell’Italia Meridionale
Raimo F1, Napolitano A1,Torsello R2, Brunetti F2,Vatore R1, Grassi F2, Vicidomini S1
1 CRA - CAT - Scafati (SA)
2 CRA - CAR - Lecce (LE)
Raimo F. - C.R.A. - CAT - via P. Vitiello, 108 - Scafati (SA) - Tel. 081 8563611; Fax 081 8506206; e-mail: [email protected]
Introduzione
Negli ultimi anni in Italia la coltivazione delle piante da fronda recisa è andata sempre più crescendo, spostando il suo areale di coltivazione dalla Liguria, alla Campania, alla Puglia e alla Toscana. Nell'ambito del progetto Co.Al.Ta. (Colture Alternative al Tabacco) è stato inserito lo studio della coltivazione di specie da fronda verdi al fine di valutare il loro potenziale produttivo in alcuni ambienti meridionali, dove la loro diffusione è ancora limitata.
Materiali e metodi
Sono state impiantate le seguenti specie sotto reti ombreggianti nelle località di Benevento (Campania), Racale e Sternatia nel Salento (Puglia) inoltre è stato realizzato un campo catalogo presso l'azienda del CRA - Istituto Sperimentale per il Tabacco sita in Monteroni (LE):
Aralia sieboldi (=Fatsia japonica), originaria dell'Estremo Oriente. Ha portamento eretto, foglie grandi, palmate, quasi coriacee, fiori piccoli ermafroditi o poligami.
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Aspidistra elatior
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Che è pianta erbacea perenne rizomatosa, originaria dell'Asia orientale e dell'Africa, diffusa in molte parti dell'Asia dall'Himalaya al Giappone. Si presenta come un denso ciuffo di lunghe foglie cuoiose verde scuro, che crescono direttamente dalle radici, spesse e carnose; alcune varietà presentano foglie variegate o puntinate, solitamente di color bianco o crema. I fiori di questa pianta sono molto particolari, e spesso sfuggono alla vista, infatti spuntano direttamente nel terreno, tra le foglie, sono di colore porpora, tendente al bruno, spesso puntinati di chiaro, sbocciano in estate e possono essere seguiti da una singola bacca nerastra contenente i semi.
Asparagus medeoloides che è una pianta a radici tuberose inserite su un breve rizoma. Fusto erbaceo, volubile che raggiunge anche i 2 m di lunghezza, cladodi sessili, glabri, ovati, di colore verde chiaro. Fiori di nessun interesse decorativo, piccoli, biancastri che producono bacche rosse contenente un seme nero all’interno.
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Mentre quest’ altra specie è stata impiantata in piano campo nelle località di Benevento (Campania), Racale e Sternatia nel Salento (Puglia) inoltre è stato realizzato un campo catalogo presso l'azienda del CRA - Istituto Sperimentale per il Tabacco sita in Monteroni (LE).:
Eucalyptus pulverulenta var. "baby blue"
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L'impianto è stato effettuato in tutte le località tra l'ultima decade di maggio e la prima decade di giugno 2005, utilizzando sempre piantine in vaso. È stata effettuata una concimazione minerale di pre-impianto comune per tutte le località, con 80 kg ha-1 di N, 50 kg ha-1 di P2O5 e 80 kg ha- 1 di K2O, successivamente sono state effettuate fertirrigazioni con concimi complessi. L'irrigazione è avvenuta utilizzando acqua di pozzo ed erogata mediante sistemi a microportata. La valutazione del materiale raccolto è stata effettuata quando le foglie presentavano la necessaria consistenza e colore tipico delle foglie mature prendendo in considerazione per l'aralia la larghezza delle foglie, per l'aspidistra la lunghezza delle lamine fogliare e l'integrità delle foglie, mentre per E. pulverulenta var. "baby blue" è stato valutato tutto il materiale raccolto suddividendo i germogli in diverse classi di lunghezza.
Risultati
Durante il ciclo colturale sono stati rinvenuti Metcalfa pruinosa (Say) su Aralia, Pinnaspis aspidistrae Sign. su Aspidistra (Sannino et al., 2006), nel mese di giugno 2006 si è verificato un forte attacco di afidi in località Racale che ha colpito la parte apicale delle piante di aralia; inoltre su entrambe le specie sono stati riscontrati attacchi di chiocciole e lumache, mentre su E. pulverulenta var. "baby blue" in tutte e tre le località si sono verificati attacchi di Alternaria (Lauro et al., 2007). I risultati riportati sono stati rilevati nel triennio 2005-2007 e rappresentano la produzione commerciale ottenuta in diverse epoche di raccolta, per tutte e tre le località menzionate nell'articolo.
Nella valutazione dei risultati è da tener presente che nell'inverno 2006-2007 un fortunale abbattutosi nel Salento ha provocato danni all'ombraio sito in Sternatia, per cui la coltivazione è stata esposta per un certo periodo alle intemperie, con conseguenze negative sullo sviluppo delle piante.
L'aralia, ha mostrato una produzione commerciale espressa in numeri di foglie per pianta (grafico 1), che è stata in totale di circa 39 foglie per Benevento, 59 foglie per Racale e 33 foglie per Sternatia. In località Benevento le piante di aralia durante l'inverno 2005-2006, a causa delle basse temperature, hanno subito l'allessatura della parte apicale, ciò nonostante col sopraggiungere della primavera le piante hanno mostrato una buona ripresa vegetativa, come si evidenzia anche dalle produzioni ottenute nel periodo successivo.
Valutazione di specie da fronda recisa a basso imput in tre località dell’Italia Meridionale Grafico 1. Foglie commerciali di aralia raccolte nel triennioL'aspidistra ha fatto registrare una produzione commerciale (grafico 2), espressa in numero di foglie raccolte per m2, di circa 65 a Benevento, 63 a Racale e 70 a Sternatia.
Valutazione di specie da fronda recisa a basso imput in tre località dell’Italia Meridionale Grafico 2. Foglie commerciali di aspidistra raccolte nelle tre localitàA. medeoloides ha mostrato un buon comportamento di crescita in tutti e tre gli ambienti, la raccolta è avvenuta nel periodo autunnale, quando le piante presentavano mediamente una altezza superiore ai 150 cm. Nel grafico 3 sono riportate le lunghezze medie dei festoni rilevate nelle tre località.
E. pulverulenta ha mostrato il maggior sviluppo in altezza a Benevento, mentre a Racale, soprattutto per problemi legati alle caratteristiche pedologiche del sito d'impianto le piante hanno raggiunto uno sviluppo molto limitato, ciò evidentemente ha avuto una diretta ripercussione sulla produzione di materiale commerciabile raccolto (grafico 4).
Valutazione di specie da fronda recisa a basso imput in tre località dell’Italia Meridionale Grafico 4. Peso medio per pianta dei germogli commerciali raccolti nel triennio su Eucalyptus.Conclusioni
Le avversità segnalate hanno provocato danni alle colture per cui si sono resi necessari trattamenti antiparassitari per il controllo delle fitopatie. I risultati ottenuti hanno dimostrato come le diverse caratteristiche pedoclimatiche dei tre ambienti hanno influito notevolmente sullo sviluppo e di conseguenza sulle rese produttive delle piante in coltivazione. Aralia ha dimostrato una maggiore
Valutazione di specie da fronda recisa a basso imput in tre località dell’Italia Meridionale Grafico 3. Lunghezza media festoni di A. medeoloides
produttività in località Racale, mentre l'Aspidistra ha fornito produzioni nel triennio di 65, 63 e 70 foglie, rispettivamente a Benevento, Racale e Sternatia. . A. medeoloides ha fatto registrare l'altezza massima dei festoni a Benevento, mentre il peso verde per metro lineare di festone è stato più elevato a Racale e Sternatia. E. pulverulenta var. "baby blue" ha mostrato buone produzioni in località Benevento e Sternatia.
Ringraziamenti. Si ringraziano per la cortese collaborazione le aziende agricole sede delle prove: F.lli Miggiano di Racale (LE), Zollino Maria Teresa di Sternatia (LE) e l'Istituto Professionale Agrario "M. Vetrone" di Benevento
Bibliografia
Lauro P., Carella A., Caiazzo R., Pisacane A., Raimo F., Lahoz E. (2007) - "Alternaria alternata agente causale delle macchie necrotiche su foglie e rami di eucalipto ornamentale in Italia" in "Risultati finali del Progetto Co.Al.Ta.", pag. 583- 588.
Raimo F., Lombardi D.A., Napolitano A., Torsello R., Brunetti F., Vatore R., Casaburi S., Vicidomini S. (2007) - "Valutazione di specie da fronda recisa a basso input energetico in ambienti meridionali" in "Risultati finali del Progetto Co.Al.Ta.", pag. 553-561.
Sannino L., Espinosa B., Cozzolino E. (2005) - "Fitofagi e predatori riscontrati su tredici colture erbacee in Italia meridionale" - Progetto Co.Al.Ta. 1. Risultati 1° anno di attività, pag. 201.

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