cast: Grace Jones - Chris Makepeace - Robert Rusler - Dedee Pfeiffer - Gedde Watanabe - Sandy Baron – Billy Drago
regia: Richard Wenk
soggetto: Donald P. Borchers - Richard Wenk
sceneggiatura: Richard Wenk
musica: Jonathan Elias
durata: 90 min
-bhè, secondo l’annuncio è in fondo alla strada…e c’è scritto che “il locale apre solo dopo il buio”…Dopo il buio? Ma che vorrà dire?-
-Quando è buio-
-Già, ma è dopo il buio!-
-Ma che c’entra, il buio è buio-
-Ma non è “dopo il buio”!
La trama ha un non so che di familiare?
Sostituite i tre studenti con due rapinatori in fuga e relativi ostaggi; spostate lo stripclub dalla periferia della città ad un soleggiato deserto messicano; cambiate il nome della Vampira Regina da Katrina a Santanico Pandemonium; sostituite la frase “aperto dopo il buio” con quella più accattivante di “dal tramonto all’alba” e vi ritroverete in mano lo script di “From Dusk till Dawn” (1996), realizzato 10 anni dopo dal prolifico Tarantino e diretto da un giovane regista in erba dal nome Robert Rodriguez.
Troppe le coincidenze per poterle attribuire ad una mera e curiosa casualità, ma non ci sarebbe nulla di male se il prodige Tarantiniano avesse ammesso di essersi ispirato alla commedia di Richard Wenk (come abitualmente e furbescamente fa da una vita) invece, come si dice a Roma, ” il paraculo fa pippa” e spaccia l’idea per sua, attribuendosi il concept come una bozza di soggetto scritta quando era ancora studente. Che dire? Forse la genialità è anche questo…
Ma bando alle polemiche; Vamp è una commedia anni ’80 anomala nel suo genere: è divertente; supportata da una trama originale; non triviale e volgare come la quasi totalità delle commedie studentesche del periodo (“Porky’s” docet); puntellata di dialoghi rapidi e spiritosi e con una caratterizzazione inusuale dei personaggi di sfondo (grande Brad Logan nel ruolo di Vlad, il direttore del locale; deliziosa Dedee Pfeiffer -sorella di Michelle- nella parte della svampita Amaretto ed esilarante Billy Drago nelle vesti di Snow, il vampiro albino a capo della banda di teppisti succhiasangue che perseguitano i tre giovani).
Ovviamente la parte della leonessa aspetta a Grace Jones che più vampirica di così non si può (alla faccia della burrosa Salma Hayek, senz’altro più prosperosa ma molto meno convincente) e che ci propone uno striptease tanto carico di allusioni sessuali, quanto inquietante ed un filino sinistro.
Sangue e violenza sono totalmente assenti discretamente sostituiti da gag visive di una certa originalità (il gestore del bar di fronte al locale che al tramonto si affretta a chiudere ed esce indossando un colletto da prete ed una croce; oppure le due stripteseuses che si truccano il viso a vicenda attraverso la cornice di uno specchio vuoto) ed anche l’aspetto erotico della situazione viene trattato con ironia e garbo verbale.
Un film decisamente estivo da vedere al fresco, mangiando una fetta di cocomero e sorseggiando un bicchierone ghiacciato d’amarena, accanto a figli e/o nipoti.
…e nel caso aveste ancora qualche dubbio….
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