Dichiaro di non saperne assolutamente nulla, ma la vista delle stelle mi fa sempre sognare, come pure mi fanno pensare i punti neri che rappresentano sulle carte geografiche città e villaggi. Perché, mi dico, i punti luminosi del firmamento ci dovrebbero essere meno accessibili dei punti neri della carta di Francia?
Se prendiamo il treno per andare a Tarascona o a Rouen, possiamo prendere la morte per andare su una stella... Comunque non mi sembra impossibile che colera, calcoli renali, tisi o cancro possano costituire dei mezzi di locomozione celeste, così come i battelli, gli omnibus e il treno sono mezzi di locomozione terrestri.
Morire tranquillamente di vecchiaia sarebbe come viaggiare a piedi
E leggendo righe così percepisco meglio il senso della bellezza in Van Gogh, intendo le pennellate di luce e perfino la leggerezza che nemmeno i peggiori tormenti riescono a soffocare. Un'idea che, quando potrò, mi porterò dietro a Roma, per la mostra del grande fiammingo.
ps: mi sono imbattuto in quetsa citazione leggendo Ararat di Frank Westerman, un libro di cui vi parlerò.