Van Gogh, la terra e gli eroi contadini

Creato il 20 novembre 2014 da Artesplorando @artesplorando

Vincent Van Gogh, ritratto di Joseph-Michel Ginoux

Non c'è che dire, Van Gogh attira folle immense con i suoi colori incandescenti, le pennellate fiammeggianti. Nei suoi paesaggi, come nei suoi ritratti, il sentimento della vita raggiunge un'intensità insopportabile. Quell'intensità che causò la morte dell'artista. Nei suoi quadri appaiono uomini e donne semplici, divinità del mondo contadino, dipingendo quel non so che di eterno.Come il postino Joseph Roulin, che a Van Gogh ricordava Socrate. O come Joseph-Michel Ginoux, nel cui volto si legge la fatica quotidiana, una sorta di eroismo semplice. Tutto ciò è il senso di una mostra Van Gogh. L'uomo e la terra a Palazzo Reale a Milano fino all'8 marzo 2015: celebrare la vita degli ultimi, dei diseredati "cui l'industria non toglie solo la terra e il pane, ma la dignità di esseri umani, il sentimento dell'etica e della religiosità del lavoro"(Giulio Carlo Argan). E sembra sfidare i mondo l'autoritratto di Vincent, con l'espressione profonda e febbricitante di un profeta. Poi ci sono oli e disegni che esaltano la natura del freddo Nord e quella solare del Midì, nature morte, un piatto di patate, vasi di fiori, scene di vita quotidiana. L'allestimento della mostra è stato affidato al celebre architetto giapponese Kengo Kuma.Per tutte le info sulla mostra: www.vangoghmilano.it

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