1) Perchè rimandare le dimissioni a dopo la legge di stabilità? Bisognerà aspettare il 2020, il 2030? Lo vogliono i mercati? Lo vuole lui? Perchè deve per forza restare, cosa lo spinge? Superbia? Stupidità? Il terrore di dover andare in tribunale a farsi processare? Chi la deve votare questa legge se non ha la maggioranza? Forse gli italiani non dovrebbero staccare B. e compagnia dalle loro poltrone, come nella vignetta di Vauro. Forse dovrebbero staccare direttamente le poltrone.
2) Mi chiedo anch'io, come fa Crozza, quanto ci è già costato e quanto ancora ci costerà questo pervicace, morboso attaccamento alla "cadrega", come l'ha chiamata lui. Quanto, in termini di miliardi di euro andati in fumo, di bacchettate ricevute dall'Unione Europea (e relativo discredito internazionale), di sfiducia nelle possibilità italiane?
3) Resterà nella storia triste delle ultime cronache del governo B.-IV (ricordiamocelo, che l'abbiamo fatto salire QUATTRO volte a Palazzo Chigi) questa foto scattata oggi al momento della votazione del rendiconto, che in pratica si è ridotto a una misera numerazione dei superstiti.
4) Ma a questo punto che si fa, si vota? Con questa mediocre, pessima, vergognosa legge elettorale? Meglio di no.
5) Allora, direte voi, subito un altro governo? É l'ipotesi più probabile a mio parere. Come potrebbero 350 parlamentari rinunciare alla possibilità di ottenere l'agognato vitalizio? Leggete qui: "Il diritto a ricevere questo vitalizio si acquisisce dopo essersi seduti tra i banchi di Montecitorio o di Palazzo Madama per almeno 5 anni (la durata massima di una legislatura). Ad oggi i parlamentari che ancora non hanno diritto a ricevere il vitalizio parlamentare sono in totale 350, per la precisione 247 Deputati (39,2%) e 103 Senatori (32,7%)". Tutto chiaro? Se crolla lui, spariscono i soldi. Non so quanto davvero vogliano andare a nuove elezioni. E se invece sorprendendomi lo faranno... beh, tornate al punto 4).
6) Forse l'ideale sarebbe un governo tecnico che si occupasse esclusivamente della legge elettorale. E, forse, sarebbe bello sentire in questo momento dai leader dell'opposizione una parola sulla prima cosa da fare se e quando saliranno al governo: una fondamentale legge sul conflitto di interessi. Come dire: B. never again!
7) É difficile tuttavia aspettarsi consimili mosse da questa opposizione, imperniata sulla nuova alleanza tra UDC, API e PD. Fermatevi un attimo a pensare a cosa potrà fare questo patto d'acciaio ossidabile tra Francesco Rutelli - Massimo D'Alema - Gabriella Carlucci. Dopo, se potete, non urlate.
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