Vanessa e Greta solo baci, abbracci e niente sganassoni

Creato il 18 gennaio 2015 da Blogaccio @blogaccioBlog

Tanti papà ieri alle quattro del mattino si saranno immedesimati con Gentiloni (60 anni), ministro degli Esteri infreddolito in attesa sulla pista dell’aeroporto militare di Ciampino per correre incontro alle giovani cooperanti italiane Greta e Vanessa tradite dai “loro amici” siriani e liberate dopo essere state tenute sei mesi in ostaggio. Siamo sicuri che alcuni di quei papà avranno pensato: adesso Gentiloni gli molla uno sganassone appena scese dalla scaletta dell’aereo come si faceva un tempo per insegnare ai giovani “dove fa freddo e dove invece c’è più calore”. Ma niente di tutto questo è accaduto, i tempi sono cambiati ed oggi ai ragazzi si lascia piena libertà di azione anche quando con tutta evidenza corrono il rischio di mettere in pericolo la vita. Irresponsabilmente si abbandona la sorveglianza e seguendo modelli educativi di crescita inadeguati, si lasciano liberi i ragazzi d’inseguire le utopie degli amori universali. Spetterebbe invece agli adulti il compito di ridimensionare ed indirizzare fuori da ogni retorica le illusioni della giovinezza, perché maturino la consapevolezza di un mondo reale diseguale dove c’è anche chi riserva alle donne un subdolo destino di sottomissione spacciandolo per volontà di Dio:
Intanto qualcuno si dice felice e con lui siamo felici anche noi ci mancherebbe: “lo Stato ha fatto il suo dovere ed anche di più”, in questa occasione.  Ci tocca ascoltare parole sconcertanti, per certi versi irritanti, mentre invece resterebbe da chiedersi se oltre allo Stato anche noi abbiamo assolto il nostro dovere fino in fondo quando abbiamo infarcito cuori troppo giovani agitati evidentemente già di loro da pulsioni e sentimenti forti, con principi ed astrazioni che per essere vissuti necessiterebbero di menti più mature ed esperte. Quel sorriso nella notte ci apre forse uno squarcio sul mondo lieve di Vanessa e Greta, ci lascia intuire le opzioni formative e le possibilità culturali che hanno indotto due belle ragazze così semplicisticamente ad imbarcarsi in una impresa impossibile come quella di trasformare il terrore e la violenza in amore ed amicizia ad ogni costo. Eppure i segnali del dramma che poi hanno vissuto non sono stati raccolti dalle persone che fanno parte della loro vita: a riascoltare questa intervista di Vanessa del 2012 si comprende benissimo che le due giovani hanno rischiato la vita per una lettura suggestionata e distorta degli eventi. Sono cadute nella trappola vittime del loro cuore che qualcuno ha sconsideratamente disarmato inseguendo sogni di fratellanza inesistente. E’ del tutto evidente che i loro pensieri prima ancora che le loro azioni, sono stati orientati a vedere amore ed amicizia sempre e comunque in ogni dove e prima o poi, inevitabilmente si finisce per cadere nell’inganno. Stavolta c’è costata cara (12 mln), ma è andata bene. La prossima care, se vi arriva uno sganassone sappiate che è vero amore!..


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