Vangelo del giorno 2 gennaio 2016 anno C

Creato il 13 ottobre 2015 da Lory663
Antifona d'Ingresso
Un giorno santo risplende per noi:
venite, nazioni, e adorate il Signore,
perché una grande luce è discesa sulla terra.

Prima Lettura

1 Gv 2, 22-28Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo.
Figlioli, chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
Quanto a voi, quello che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quello che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna.
Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi. E quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Ma, come la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera e non mentisce, così voi rimanete in lui come essa vi ha istruito.
E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo avere fiducia quando egli si manifesterà e non veniamo da lui svergognati alla sua venuta.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 97
RIT: Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d'Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.

Vangelo

Gv 1, 19-28
Dal Vangelo secondo Giovanni
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Meditazione del giorno: 

Sant'Antonio di Padova (c. 1195-1231), francescano, dottore della Chiesa Discorsi per la domenica e le feste dei santi, terza domenica di Avvento.
« Il Signore è in mezzo a voi »

“Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla” (Fil 4, 5-6). Nel Profeta Isaia, così parla Dio Padre: “Faccio avvicinare la mia giustizia” – cioè suo Figlio – “non è lontana; la mia salvezza non tarderà. Io dispenserò in Sion la Salvezza a Israele” (46,13). Questo si dice nel Vangelo di oggi: “In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete”. Mediatore fra Dio e gli uomini, un uomo (1 Tm 2,5), Cristo Gesù, si alza nel campo del mondo per combattere contro il diavolo; vincitore, libera l'uomo e lo riconcilia con Dio Padre. Ma voi non lo conoscete.“Ho allevato e fatto crescere figli ma essi si sono ribellati contro di me. Il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del padrone, ma Israele non mi conosce e il mio popolo non comprende” (Is 1, 2-3). Quanto è vicino a noi il Signore! E noi non lo conosciamo! “Ho allevato i miei figli con il mio sangue - ci dice - come una madre alleva i figli con il suo latte. Ho elevato al di sopra dei cori degli angeli la natura umana che ho assunta, che ho unita a me”. Poteva farci un onore più grande? “Ma mi hanno disprezzato. Considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore” (Lam 1,12)...Allora “non angustiatevi per nulla”, perché la preoccupazione per le cose materiali ci fa dimenticare il Signore. Articoli correlati