Vanilla twilight

Com’è la vita quando ci si accorge che si sta bene da soli? Come ci si sente quando i cambiamenti non ci spaventano più? Bene, maledettamente bene. Perché la tempesta ci è passata proprio sopra la testa, eravamo esattamente senza ombrello e ne siamo usciti completamente bagnati. E, ora che lentamente rispunta il sole, sarebbe forse stupido mettersi a dire superficialmente che non è successo niente. Io personalmente voglio ricordare tutto, i momenti buoni e tutti quelli brutti che ne sono seguiti. Voglio ricordarmi come si sta ad avere quello che vuoi quando non sai nemmeno di volerlo e voglio ricordarmi come si sta quando sparisce all’improvviso nell’esatto momento in cui capisci che era quello che volevi. Ad oggi si aggiunge una terza sensazione: stare come quando il peggio è passato e ne sei uscito più vivo. Io credevo che per stare bene bisognasse avere un paio di punti stabili nelle proprie giornate. Credo sia questo che mi ha fregata. Era un pensiero stupido. E’ stato complicato farne a meno. Ma quando il destino ha cominciato a mischiare le carte, dopo un iniziale scombussolamento, questa tempesta ha cominciato a piacermi. Ora sono io che aspetto che tiri un vento più forte per scoprire dove si va. Sta succedendo che passa. Quando la mattina mi sveglio non ho più quella stretta allo stomaco nel ricordarmi che quelli della sera prima erano solo sogni. Al mattino ora sono la solita ritardataria che si sveglia tardi e sa che da quel momento dovrà correre come il vento. Quando mi arriva un messaggio non ho più la speranza che sia di qualcuno in particolare. Probabilmente sarà una nota audio di qualche amico che mi farà ridere da morire. Non ricordo più così bene il suo tono di voce e tutti quei dettagli che erano la mia droga. Prima la mancanza era una costante, adesso me ne dimentico. Adesso, qualche volta, dopo un paio di drink sento una leggera malinconia ma quella è una banale sensazione comune a tutti. Succederà che ci saranno nuovi messaggi e la conversazione con lui finirà sempre più in basso, dove non potrò più vederla e me ne dimenticherò.

LOVE

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