5 giugno 2014 Lascia un commento
Nessuno sa perche’ o cosa stia realmente accadendo ma la sola possibilita’ di salvezza e’ restare nella luce e allontanare le ombre che assorbono nel nulla o meglio conducono in un limbo che sa di dimensione parallela.
Poteva essere un buon film. Seguendo il cammino che inizia col mistero della colonia di Roanoke, un’intera comunita’ americana sparita nel nulla verso la fine del 1500, si continua ai giorni d’oggi espandendo il concetto all’intero pianeta e innegabilmente la trama si presta al giusto grado di fascino e tensione.
Dico poteva dal momento in cui manca il mordente necessario a farne un film da ricordare e la colpa e’ da distribuirsi equamente tra il regista che non sa spingere i giusti tasti del terrore, la sceneggiatura che zoppica e cade costantemente su un numero infinito di banalita’, pacchianita’, idiosincrasie e attori inefficaci come Christensen o sottotono come Leguizamo Anche il montaggio sparpaglia per la pellicola fatti da raggrupparsi in ben altra maniera e non crea la concitazione necessaria ad un film di genere come pretende d’essere.
C’e’ quel senso d’incompletezza che non si risolve neppure verso il finale, il mistero che va bene non debba essere svelato ma neppure si evolve di un solo passo verso una consapevolezza su cio’ che accade. Per intenderci, nulla sappiamo all’inizio, nulla sappiamo alla fine, giusto qualche suggestione sulla quale ci si poteva appoggiare con molta piu’ efficacia e che anche la conclusione dal sapore biblico, non soddisfa sino in fondo.
Peccato perche’ qualche buon momento c’e’ e l’idea merita.