Made in Ita Label è lieta di presentare il nuovo album di V’Aniss, "Rap & Blues" disponibile nei migliori digital stores per Made in Ita Label & Grilled Toast Records in distribuzione per Belive Digitals.
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‘’RAP&BLUES’’ è il secondo disco di V’aniss.
23 tracce + 1 bonus track per raccontare un anno turbolento, di indecisioni, di non prese di posizione.
Ha combattuto moltissimo nello scrivere ogni traccia in quanto le stesse tracciano un percorso che ha visto perdite di persone importanti che non si potranno cancellare mai dalla sua vita, ma che comunque rimangono parte di un passato remoto.
La prima canzone è stata appunto “Care” ed è un consiglio che V’aniss dà a Vanessa (nome reale dell’artista) sul non lasciarsi mai andare e combattere per risollevare l’animo.
Ha messo la sua crescita in questo disco ed anche la tracklist ed i titoli che la compongono, lo delineano perché la prima parte di ‘’Rap&blues’’ è molto riflessiva, con strumentali R&B e melodici mentre successivamente con la traccia ‘’Little Girl’’ interludio sulla strumentale di Don Plemo, crea il passaggio al nuovo, alla nuova vita con sonorità funk anni 70-80.
Produzioni e collaborazioni internazionali e nazionali, da Iceone, Dj Myke, Mista B, Hiko Casio Jr, Scuro, Double J, Res Nullius from Crazeology, Plemo, StevenOne, Stoma che insieme a Esa formano la Crew GREENTIGER, Mad Donald ,Nema, Juice God (che ha appena vinto un american Beat Awards), Mayhem (EMS), Supreem da Rezarekta, Dj Fastcut agli scratch (noto per le sue ultime collaborazioni internazionali con membri del Wu-tang), Resolute (altro grandissimo rapper americano), Mask grandissimo talento emergente), Lord Madness , Kimball Hooker, Family Konnection ed Eliam.
Tra i nomi femminili spiccano le collaborazioni con le grandi: Michasoul, Layla, Rachelle Rotah e Krystal.
Perché ‘’Rap&Blues’’? beh, il nome nasce da un consiglio di Dj Fastcut, che ascoltando traccia dopo traccia mentre il disco era in elaborazione, ha fatto notare che Rap&Blues ha sempre le iniziali di R&B, e non solo, anche per via delle molto variegate collaborazioni.
Il disco è cantato completamente in lingua Inglese e non è il classico disco di una cantautrice italiana che vuole cantare in inglese perché non ha contenuti e pensa di mascherarli scrivendo in una lingua che non è la sua, ma è il trascorso di un anno burrascoso passato grazie a queste sonorità funk, soul, down beat che hanno dato vita ai suoi pensieri.
Lei vorrebbe che le gente cominciasse a catalogare V’aniss come l’interprete della Vanessa interiore che preferisce avere il suo pubblico underground e non sottostare al volere delle major che obbligano ad essere ciò che non sei.