riceviamo e pubblichiamo
L’iniziativa che si terrà ai giardini del Frontone il prossimo 27 Giugno, trasformato per l’occasione in “Pride village”, è quanto mai inopportuna.
E’ inopportuna – sostengono Varasano e Castori – nel merito, perché la lotta, condivisibile, alle discriminazioni non ha bisogno né di manifestazioni di orgoglio né di carnevalate di sorta: contrariamente alle intenzioni professate una festa di questo tipo pare autodiscriminante.
Ma l’iniziativa è inopportuna anche per il luogo scelto: perché per una manifestazione simile si è scelta proprio l’area antistante a San Pietro, una delle Chiese più importanti della città, già prima Cattedrale di Perugia?
Dal punto di vista politico sorge poi un’altra questione che – concludono i Consiglieri del PdL – intendiamo approfondire: al di là del patrocinio, l’Amministrazione ha dato anche un supporto economico all’iniziativa? Se si, a quanto ammonta?