"Vasco e il Discografico": la teoria del complotto spiegata agli Accademici

Creato il 14 giugno 2012 da Bruno

( "Mondart, ma ancora questo video parbleu !?"
"Sì linguaccia, ancora ..." )

Accademici, professori ed eruditi si sa, sono pedanti ... ed hanno il passo pesante: sarà per questo che arrivano sempre dopo.
A volte poi sono scontrosi, oppure han voglia di far la pipì ... fatto sta che mai, ma mai, mai paghi, si vezzano ancora di tributare tutto il loro saccente disprezzo verso ogni "complottismo", salvo poi uscirsene con affermazioni del tipo: "Il trattato di Lisbona è stato ratificato in fretta e furia l' 8 di agosto" ... "E' stato effettuato un colpo di stato silenzioso" ... "Siamo stati svuotati della sovranità all' insaputa della popolazione" ... "Il signoraggio ? Una bufala per complottisti, la colpa è dell' errata gestione monetaria !" ... "C'è una metastoria che attraversa tutto lo sviluppo economico" ... "E' un paradigma culturale più che economico" ... "E' un problema politico e giuridico più che economico" ... "Vero che ormai non abbiamo più nessuna sovranità, vero che non abbiamo il benchè minimo strumento politico, vero che l' economia interna è completamente massacrata, vero che nessuna decisione si prende più nei parlamenti nazionali, vero che ci troviamo anche ben 113 basi Nato in casa ... ma adesso ci incacchiamo noi et voilà, sgomberare il campo please, è la nostra laurea in checazzonesò che ve lo ordina: adesso ci ripigliamo  d' amblè la nostra brava sovranità" ...
... Al che gli oligarchi, terrorizzati da un temibilissimo "110 cum laude", ecco che con la coda tra le gambe e senza opporre la minima resistenza si ritirano zitti zitti ... e "i resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza". ( questo il film, con poche ed ininfluenti varianti, che in genere si raccontano ).
Ora, visto che frequentare le scuole grandi presuppone la padronanza di ancora qualche neurone attivo, a noi rimane fortissimo il sospetto che, più che non capire un cazzo, ci stiano proprio facendo ... e la conferma ci viene dalla millantata verbosità, dai dibattiti kafkiani, dalle argomentazioni arrampicate sugli specchi, dalla logorroica e vuota retorica che seguono a ruota la classica introduzione: "Cominciamo innanzitutto a prendere le distanze dai complottisti che pensano che TRE persone si possano riunire attorno a un tavolo ..."
... SIETE COGLIONI O CI FATE, PARBEU ???
Innanzitutto, se a "tre persone" sostituiamo "tre poteri decisivi interagenti", la cosa sta già molto più in piedi; ma nessuno ha mai detto che la dinamica del complotto sia questa: la dinamica sta in una PRECISA INTENZIONALITA' A MONTE, che poi volgerà a proprio vantaggio i fatti, casuali o un po' spintacchiati, che via-via si presentano.
Infine si perfezionano giuridicamente gli "accordi" premeditati e conseguiti con l' ufficializzazione di DECISIONI E LEGGI prese sopra la testa dei popoli senza che i diretti interessati ne siano nemmeno a conoscenza, da persone TERZE a quelle che governano il paese, e che rispondono in modo lapalissiano ad interessi TERZI ...
ma no, suvvia, che non esiste alcun complotto parbleu ...
Poi certo, dato che voi professoroni siete dei retori di professione, sapete bene di avere buon gioco banalizzando l'immaginario ( i "tre" che si riuniscono "attorno al tavolo" ... Metteteci almeno una località riservata, un albergo di lusso, un tavolo di almeno 20 metri e anche un buon pasto, del buon vino e altrettante cortigiane e letti parbleu, come si addice ad ogni complotto che si rispetti ... ed ecco che la scena appare già meno figurativamente banale ... )
In buona sostanza, si sminuisce il concetto ricorrendo alla tecnica nota come "metonimia", ossia "la parte per il tutto": come ogni figura retorica, anche la metonimia assume un' altissima valenza figurativa se usata in poesia ( "E se da lungi i miei tetti saluto..." ), ma diventa grottesca se inserita in una argomentazione che abbia perlopiù pretese scientifiche.
Il che equivale a dire, spostandoci nel campo delle "tecniche" usate dal potere", che è "solo" colpa del signoraggio, o dei media, o della Nato, o dei politici, o delle banche, o dell' Aspen, o dell' Onu, e via dicendo ... Il "virus logico" del discorso è proprio in quel "solo", in quanto è nessaria la presenza simultanea di TUTTE le voci sopracitate.
 
( Del resto voi accademici sapete ben destreggiarvi con tali artifici retorici, così come sapete perfettamente che il vostro compito non è altro che "temporeggiare" e farvi un pugno di consenso che poi il nuovo governo vi ripagherà con qualche carica ... ) ...
... E a questo punto non mi rimane quindi che far sempre più mia la visione che Kubrick aveva degli intellettuali. ( ancora grande Kubrick !! ) ...
MA CHE C' AZZECCA VASCO CON QUESTO DISCORSO ?
C' azzecca perchè il video sopra riportato è un perfetto esempio della combinazione di CASO, INCONSAPEVOLEZZA DEL SINGOLO e PRECISA INTENZIONALITA' DI TERZI che porta il "complotto" a potersi definire, a strutturarsi e infine ad esplicitarsi. Ma andiamo con ordine ...
1) E' ovvio quanto nè il filmato ( straordinariamente denso di significati, ideologia e simbologia massonici, tanto da diventare veramente un "manifesto celebrativo e programmatico" della medesima ) nè il titolo ( troppo ampolloso e lungo per lo stile di Vasco ) siano opera del cantautore, ma di una attenta post-produzione appiccicata a posteriori, e prima della distribuzione commerciale, al prodotto grezzo.
2) Vasco è sostanzialmente un "naif" e un creativo puro, potremmo definirlo un "intelligente istintuale", peraltro anche piuttosto coerente con quel che dice: interpellato dai colleghi per tenere un concerto di beneficienza dopo il terremoto in Emilia, ha bruscamente risposto che i soldi potevano benissimo sborsarli di tasca propria, invece di ricorrere a tali dubbie operazioni pelose. Non è quindi tipo da prestarsi ideologicamente ad alcunchè se non per pura e stritolante meccanica discografico-distributiva.
3) Mi sembra di aver sentito dai notiziari che in quel periodo Vasco si stesse riprendendo da un grosso "coccolone" fisico ( qualcosa al cuore, mi pare ): ecco configurarsi per la casa distributrice non solo il "momento psicologicamente perfetto" per far uscire un disco e relativa tournèe, ma anche una concomitanza di "particolarità accessorie", un condensarsi di "casualità" che verranno abilmente sfruttate da un PRECISO PENSIERO PREESISTENTE ( le majors discografiche, come del resto tutto l' apparato mediatico, sono notoriamente controllate dalla massoneria ) per tramutare l' evento in propria propaganda ... casualità che possiamo riassumere in:
- Un preciso dictat "propagandistico e disvelatorio" fatto pervenire ai direttori delle majors
- Il contenuto straordinariamente adattabile in tal senso dei pezzi autobiografici spontaneamente prodotti dal cantautore
- la concomitanza "storica" e "celebrativa" ( vedi 150° dell' Unità d' Italia, abbattimento dei governi in corso, ecc ecc. )
Ecco quindi un canovaccio di come, a mio modo di vedere, si sono svolte le cose:
Vasco, visibilmente spaventato e traumatizzato dal brutto scherzo tiratogli dal destino e temporaneamente impossibilitato dalla convalescenza a riconciliarsi con la vita nel modo a lui più congeniale, piomba in una sorta di crisi mistica che lo porta a scrivere belle canzoni autobiografiche ( tra cui una che titola, provvisoriamente, "pos mia ciulèr parbleu" ), con le quali si presenta al suo editore ...
- "Ciao VEVO, sai stavo ripensando a quel che mi è successo e mi sono venute delle canzoni un po' autobiografiche, te le faccio sentire ... Comunque guarda che mi hanno detto che non mi posso incazzare, per cui  ... io ho fatto un patto con le mie emozioni, ma tu vedi di non stracciarmi i maroni ...
Questa qui per il momento ha un titolo provvisorio, non so ancora bene come chiarla, pensavo "vivere a metà", ma non mi sembra tanto commerciale parbleu"

( Ebbene si, anche Vasco è un iscritto alla "Cepu/Mondart" ) ...
Pos mia ciulèr, parbleu
La cosa più semplice
Ancora più facile
Sarebbe quella di non essere mai nato
Invece la vita
Arriva impetuosa
Ed è un miracolo che ogni giorno si rinnova
Ti prego perdonami ti prego perdonami
Ti prego perdonami se non ho più la fede in te
Ti faccio presente che
È stato difficile
Abituarsi ad una vita sola e senza di te
Mi sveglio spesso sai
Pieno di pensieri
Non sono più sereno
Più sereno Com'ero ieri
La vita semplice
Che mi garantivi
Adesso è mia però
È lastricata… di problemi
Ho l'impressione che
La cosa più semplice
Sarebbe quella di non essere mai nato
In fondo la vita
È solo una scusa
È lei da sola che ogni giorno si rinnova
Ti prego perdonami ti prego perdonami
Ti prego perdonami se non ho più la fede in te
Ti faccio presente che
Ho quasi finito
Ho quasi finito anche la pazienza che ho con me
Sarà difficile
Non fare degli errori
Senza l'aiuto di
Di potenze Superiori
Ho fatto un patto sai
Con le mie emozioni
Le lascio vivere
E loro non mi fanno fuori

Il produttore, che ovviamente per via della sua posizione era ben istruito sulle direttive editoriali da seguire, stava finendo di espletare, in bagno, il momento topico in cui finiva sempre per chiedersi se non avessero fatto meglio a lasciarglielo, il prepuzio ... Rischiando ancora una volta di sgrollarselo nei pantaloni, si precipitò di là, in ufficio, da un Vasco più traballante del solito ... E oplà, ascoltando il testo, ecco che di colpo si illumina:
- "Non preoccuparti, per il titolo ci pensiamo noi, anzi guarda avrei un' idea anche per il video: un treno, simbolo della vita che passa, e finisce il suo viaggio tra due cosce, simbolo della vita che si rinnova ..." ( il produttore sapeva benissimo di bleffare, tanto Vasco non avrebbe capito nulla del vero significato nè della simbologia, nè del filmato ... ma sarebbe stato ben contento di sapere che, almeno il video, sarebbe finito in figa ... )
- "Sì, sì, bello, mi piace quell' idea lì nel finale, della cosa lì che si rinnova ... poi fa te, che io ho fatto un patto con le mie emozioni, e non posso stressarmi tanto ... lascio decidere a te, piuttosto quel titolo lì, "Manifesto Futurista della Nuova Umanità" ... sinceramente mi sembra una cagata pazzesca, e poi daì non è rock, ed è anche impronunciabile ... ma poi cosa cazzo vuole dire, scusa ?" ...
- "Ma lì sai com'è, ci sono delle questioni di Copy, siamo obbligati a mantenere il titolo per via della registrazione SIAE dell' opera, e qui e là, ecc ecc ..., sai com'è, no !?"
- "Va beh, tagliamo corto che ho fatto un patto con le mie emozioni e non posso stare qui tanto a incazzarmi e discutere ... tu prepara tutto, quando usciamo ?"
- "Allora fammi pensare ... l' alba radiosa, il governo, l' anniversario ... a novembre, e poi in primavera partiamo subito con la tournèe" ...       
In sintesi, è un processo grossomodo analogo a quanto abbiamo già visto succedere anche con "Il Sogno Eretico" di Caparezza, dove la naturale tendenza e produzione "contestataria e rivoluzionaria" dell' artista viene "rivisitata" in chiave massonica contestualmente con il particolare momento storico e lo specifico immaginario da indurre, esplicitamente volto alla demonizzazione e crollo della "gestione politica", dello "stato" in generale e del governo Berlusconi nel particolare specifico e storico ( riascoltatevi il sottostante "Non siete Stato voi" ) ...
E' intuitivo ed ovvio come in tali operazioni di "induzione dell' immaginario favorente" il discografico non sia che l' "attuatore" di turno di un "progetto" ( o chiamatelo come volete, se non vi piace il termine complotto ) che ben più alte menti -gli "Architetti" del sistema appunto- hanno studiato a tavolino con anticipo, perfetta conoscenza e padronanza di mezzi e dinamiche, ed attuato con perfetto tempismo, adattando magistralmente ( effettivamente si rimane ammirati dal loro lavoro ) nell' "hic et nunc" quanto già stabilito come direttiva di massima.
( ... E almeno per quanto riguarda il nostro campo d' indagine, gli "architetti" detengono davvero il "Vero Potere", parbleu ... ) 

Ora, il concetto da trarre alla fine di tutto questo discorso è il seguente: "Ma come, la massoneria si fa un mazzo tanto ed opera con tanta raffinata precisione anche solo per entrare in una cosa talmente "minima" come l' uscita di un disco trasformandolo in vettore del suo programma e manifesto ideologico, ( nonchè in ATTIVA INDUZIONE DI UN PRECISO IMMAGINARIO CULTURALE E SOCIALE ) e dobbiamo credere che non entri in trame e giochi ben più ampi quali l' evoluzione iper-capitalista del mercato, evoluzione che le consentirà di poter finalmente estendere a livello globale il suo progetto di ingegneria sociale ???" ... E via, andatelo a raccontare a un altro ...
ACCADEMICI ...!! ...  Del resto ve lo ha detto chiaro e tondo anche lo stesso Gioele Magaldi, ( a proposito: quale la coerenza della sua figura nel contesto "nazionalista" del vostro convegno ? ... mah ) verso la fine del suo tortuoso intervento come stanno le cose ... in modo fin troppo chiaro mi sembra, considerata la sua appartenenza ... ma voi niente, dritti col paraocchi a far finta che l' intero "status quo" venga giù così per l' aria che tira, che i sistemi pensati per autoconservarsi si sballino da soli senza che nessuno ne manometta i regolatori interni, che la "deregolamentazione dell' universo mondo" avvenga così, per "errore", per pura ingordigia capitalista, per mancanza di previsione, per pura dinamica intrinseca ... ma va là ...
... Con tutti i soldi che ho speso per farvi studiare ...
Come no ... non esistono i complotti ... anche se voi "accademici" siete poi i primi che ci marciate, religiosamente recitando una giaculatoria di Marx.
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