L’iniziativa prende vita nel momento in cui la Vastedda diviene prodotto a denominazione protetta.
Trattandosi di un formaggio dalle pregiate caratteristiche, la Vastedda viene prodotta secondo un preciso disciplinare di produzione pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Una delle prescrizioni contenute nel disciplinare stabilisce che il caglio utilizzato per la coagulazione del latte sia ottenuto da agnelli di razza Valle del Belice, allevati nei territori di produzione, conservando le tecniche tradizionali di produzione ma rispettando le normative sanitarie.
Considerato che la produzione di caglio da parte del produttore non rispetta le norme vigenti, è estremamente necessaria una struttura in grado di fornire il caglio in pasta di agnello ai produttori di Vastedda della valle del Belìce.
Come spiega il presidente del consorzio Massimo Todaro ‘Il nuovo centro del caglio consente di migliorare la qualità del prodotto e, altrettanto importante, crea opportunità economiche..
I numeri parlano chiaro, sono necessari circa 190 kg per coagulare i 240.000 kg annuali di latte utilizzato per realizzare la Vastedda della valle del Belìce DOP.
Circa 6 litri di latte per ogni chilogrammo di prodotto di qualità.
Maggiori info sulla Vastedda del Belìce
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