Ho seguito, sia pur da lontano, il congresso IDV , gli importanti chiarimenti di Ingroia presente, dopo Vendola , Landini a Vasto. Tutti elementi positivi se rapportati alle chiacchiere dell’altro fronte, della sinistra social democratica -liberista-montiana dove si fa a gara di immagine solo su chi, tra Renzi (che si è qualificato da se' chiedendo voti.... a destra) e Bersani ha lo staff più giovane invece di parlare di contenuti e progetti.Cosa manca però anche in tutto questo? Non forse le idee e soluzioni alternative, anche se dei programmi di sel ed idv non se ne trova traccia sul web, ma una unità di tutte le forze alternative a Monti ed alle sue politiche.determinata a costruire un grande progetto unitario della sinistra( quella vera) . Non è cosa da poco. Il tutto si potrebbe forse risolvere con primarie alternative a quelle burletta,tutte interne, del pd come premessa ad un patto tra tutte le forze alla sua sinistra. La gente però vuole anche conoscere le risposte economiche e sociali alternative proposte da queste forze , i contenuti di un programma alternativo comune di cui ancora non si vede traccia. Vuol sapere che idee si hanno su lavoro,pensioni, riduzione diretta e mai tentata, del debito pubblico, dei modi per fare vera lotta alla evasione, sul tipo di patrimoniale da mettere in campo, sulla rinegoziazione dell'assurdo vincolo del pareggio di bilancio che impedisce ofbi politica per la crescita ecc ecc, di come ci si approccia in Europa coi poteri forti, Troika, Merkel ecc. Un altro problema non da poco e da risolvere alla svelta se la sinistra vuol davvero provare a vincere.In questo quadro ritengo che ci sia anche oggi bisogno di un leader (anche se non amo il leaderismo)capace di operare questa sintesi unitaria a sinistra e costruire un progetto con o senza pd di governo alternativo.Mi pare che un De Magistris o un Pisapia possano essere uomini nuovi capaci, in questa fase, di attuare una sintesi di questo tipo. In questo do' pienamente ragione a Ferrero, senza un progetto unitario non si esce dalla gran confusione ed ambiguità innescata dalle politiche fallimentari dei vertici del Pd..
Ho seguito, sia pur da lontano, il congresso IDV , gli importanti chiarimenti di Ingroia presente, dopo Vendola , Landini a Vasto. Tutti elementi positivi se rapportati alle chiacchiere dell’altro fronte, della sinistra social democratica -liberista-montiana dove si fa a gara di immagine solo su chi, tra Renzi (che si è qualificato da se' chiedendo voti.... a destra) e Bersani ha lo staff più giovane invece di parlare di contenuti e progetti.Cosa manca però anche in tutto questo? Non forse le idee e soluzioni alternative, anche se dei programmi di sel ed idv non se ne trova traccia sul web, ma una unità di tutte le forze alternative a Monti ed alle sue politiche.determinata a costruire un grande progetto unitario della sinistra( quella vera) . Non è cosa da poco. Il tutto si potrebbe forse risolvere con primarie alternative a quelle burletta,tutte interne, del pd come premessa ad un patto tra tutte le forze alla sua sinistra. La gente però vuole anche conoscere le risposte economiche e sociali alternative proposte da queste forze , i contenuti di un programma alternativo comune di cui ancora non si vede traccia. Vuol sapere che idee si hanno su lavoro,pensioni, riduzione diretta e mai tentata, del debito pubblico, dei modi per fare vera lotta alla evasione, sul tipo di patrimoniale da mettere in campo, sulla rinegoziazione dell'assurdo vincolo del pareggio di bilancio che impedisce ofbi politica per la crescita ecc ecc, di come ci si approccia in Europa coi poteri forti, Troika, Merkel ecc. Un altro problema non da poco e da risolvere alla svelta se la sinistra vuol davvero provare a vincere.In questo quadro ritengo che ci sia anche oggi bisogno di un leader (anche se non amo il leaderismo)capace di operare questa sintesi unitaria a sinistra e costruire un progetto con o senza pd di governo alternativo.Mi pare che un De Magistris o un Pisapia possano essere uomini nuovi capaci, in questa fase, di attuare una sintesi di questo tipo. In questo do' pienamente ragione a Ferrero, senza un progetto unitario non si esce dalla gran confusione ed ambiguità innescata dalle politiche fallimentari dei vertici del Pd..
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