questo post participa all’iniziativa vecchi tempi del blog il circolo vizioso
Ci sono colonne sonore che hanno fatto parte di numerose festicciole organizzate di sabato verso il tardo pomeriggio a casa dei miei compagni di classe e di conseguenza mi sono entrate nel cuore, nel bene e nel male. in generale la festa iniziava dalle cinque del pomeriggio e si tirava tardi sforando verso le undici e mezza al massimo. il coprifuoco era entro mezzanotte, tassativamente. i nostri genitori a turno venivano a prenderci sotto al palazzo e noi mestamente facevamo ritorno a casa. ah quelle serate! quanti struggimenti, quante emozioni! come al solito io ero l’addetta allo stereo. questa mansione ricorda molto da vicino quella del ragazzo che metteva su i dischi e girava la manovella del grammofono all’epoca dei nostri nonni, ma insomma!, era una trovata geniale per non fare da tappezzeria. perchè alle feste o si ballava in gruppo ed era un ggruppo composto da sole ragazze, o si cambiava letteralmente musica. -metti un lento, per favore! supplicava la fanciulla di turno dallo sguardo incollato a quello della sua dolce metà. e io eseguivo celermente. che poi la scelta immancabilmente dalla mia playlist di allora ricadeva su “the time of my life” et similia. che poi a ben pensarci la canzone sulle cui note danzano Baby e Johnny non era un lento vero e proprio ma aveva ai nostri occhi quel sapore di proibito, tutto da scoprire. ed era infinitamente romantico.
ecco chi di voi non ha sognato di essere trascinata in un ballo così coinvolgente, almeno una volta nella vita?