La rivincita dei vecchi? Chi lo sa, fatto sta che il nuovo disco di Keith Morris e dei suoi Off!, sorta di supergruppo hardcore che comprende anche Dimitri Coates (Burning Brides), Steven McDonald (Redd Kross) e Mario Rubalcaba (Hot Snakes, Rocket From The Crypt), sta già suscitando parecchie reazioni davvero poco comprensibili. Passi l'incredibile smacco di vedere un disco come questo pubblicato dall'etichetta legata alla rivista Vice - sublime bersaglio per chiunque sia devoto all'antifighettismo -, su cui però duole dirlo si trova una buona parte delle cose più interessanti che si possano leggere ultimamente, ma il fatto che sia pure possibile che Morris e amici possano anche farci dei soldi, quello proprio no. Come osano 'sti quattro vecchi? L'occasione ce l'hanno avuta anni fa, quando nessuno se li filava, ogni loro concerto finiva a botte con la polizia e l'hardcore aveva più o meno la stessa forza commerciale de Il Campanile, il quotidiano di Mastella. Ora che invece magari si intravede la possibilità di alzare qualche dollaro - che poi immaginate quanti se ne possano tirare su con dischi del genere -, si beccano pure l'infamante accusa di essere dei venduti. È un mondo di merda, lo sappiamo...Al di là di tutte le diatribe, però, resta il fatto che il disco è godibilissimo e divertente, copia carbone dei Black Flag (quelli con Morris alla voce, ovvio) fin dal titolo, ha una copertina strepitosa opera di Raymond Pettibon, altro venduto che ha osato persino esporre delle opere in alcuni musei, e vale i soldi spesi per comprarselo in edizione limitata, composta da quattro singoli. Mi cambia la vita? Nemmeno per sogno, per quello ci vorrebbe una vincita al Win For Life, ma di quale disco posso dirlo nel 2010? Effetto nostalgia? Poco ma sicuro, ma fa parte del gioco, ognuno sceglie a quale partecipare, l'importante è conoscere le regole. E quelle dell'hardcore, fatevene una ragione, Keith Morris e i suoi amichetti le conoscono meglio di tutti voi perché le hanno inventate. Capito?
La rivincita dei vecchi? Chi lo sa, fatto sta che il nuovo disco di Keith Morris e dei suoi Off!, sorta di supergruppo hardcore che comprende anche Dimitri Coates (Burning Brides), Steven McDonald (Redd Kross) e Mario Rubalcaba (Hot Snakes, Rocket From The Crypt), sta già suscitando parecchie reazioni davvero poco comprensibili. Passi l'incredibile smacco di vedere un disco come questo pubblicato dall'etichetta legata alla rivista Vice - sublime bersaglio per chiunque sia devoto all'antifighettismo -, su cui però duole dirlo si trova una buona parte delle cose più interessanti che si possano leggere ultimamente, ma il fatto che sia pure possibile che Morris e amici possano anche farci dei soldi, quello proprio no. Come osano 'sti quattro vecchi? L'occasione ce l'hanno avuta anni fa, quando nessuno se li filava, ogni loro concerto finiva a botte con la polizia e l'hardcore aveva più o meno la stessa forza commerciale de Il Campanile, il quotidiano di Mastella. Ora che invece magari si intravede la possibilità di alzare qualche dollaro - che poi immaginate quanti se ne possano tirare su con dischi del genere -, si beccano pure l'infamante accusa di essere dei venduti. È un mondo di merda, lo sappiamo...Al di là di tutte le diatribe, però, resta il fatto che il disco è godibilissimo e divertente, copia carbone dei Black Flag (quelli con Morris alla voce, ovvio) fin dal titolo, ha una copertina strepitosa opera di Raymond Pettibon, altro venduto che ha osato persino esporre delle opere in alcuni musei, e vale i soldi spesi per comprarselo in edizione limitata, composta da quattro singoli. Mi cambia la vita? Nemmeno per sogno, per quello ci vorrebbe una vincita al Win For Life, ma di quale disco posso dirlo nel 2010? Effetto nostalgia? Poco ma sicuro, ma fa parte del gioco, ognuno sceglie a quale partecipare, l'importante è conoscere le regole. E quelle dell'hardcore, fatevene una ragione, Keith Morris e i suoi amichetti le conoscono meglio di tutti voi perché le hanno inventate. Capito?
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