Sarà, io sono in casa il 14 di Luglio con il pigiamone e il gatto.
Allora una volta a me piaceva l'estate e mi faceva schifo tutto il resto dell'anno. Avevo freddo dal primo di Settembre al trenta di Maggio. Più o meno. Poi sono cresciuta (leggi, invecchiata), le mie gambe hanno cominciato ad assumere la consistenza della gelatina e io ho cominciato ad apprezzare i jeans, i gonnelloni e le calze da centottantamilaeun denaro.
E infatti a me questo freschetto non dispiace proprio troppo. E così, poichè sono una persona altruista e di buon cuore, e lo percepisco dai vostri controllati stati su Facebook che ecco, come dire, quest'estate pazzerella vi sta spaccando i maroni, ho deciso di stilare per voi la lista dei lati positivi di un'estate piovosa:
- occhei, voi non vi potete mettere i pantaloncini e magari avete delle belle gambe e la cosa vi pesa, ma considerate che non se li può mettere neanche la vicina di casa sessantenne cicciona rimasta ferma agli anni Ottanta. No more hot pants ad offendervi la vista sugli autobus, mica poco.
- piove = riduzione drastica di presenze in infradito = no more pedicure imbarazzanti, la vostra vista è salva 2.0.
- il basilico sul balcone è autosufficiente, la menta cresce come la peggior specie infestante e vi potete ammazzare di mojito casalingo - tanto piove, cosa uscite a fare.
- niente panico da tinteralla, sono tutti color dello zola, siete perfettamente in nuance.
- piove anche al mare, perciò potete gioire selvaggiamente sbeffeggiando i selfies degli amici in Puglia stagliati contro un nebuloso orizzonte. Perchè non ci sono cazzi, se piove città batte mare 10 a 0.
- siete in grado - contro ogni logica aspettativa - di perseverare nella stoica impresa della corsa mattutina, perchè fa freschetto.
- tornare a casa in bici sotto la pioggia vi fa sentire più potenti di Rocky contro Drago (sentite anche la musichetta, mentre pedalate forsennati)
- le probabilità di imbattersi in irrigatori incazzati che vi docciano a metà carreggiata stanno a zero. Ditemi se è poco.
- meno insetti.
- longevità della vita di coppia: non vi viene voglia di soffocare nella notte quell'orso bruno che vi dorme di fianco scaldando il letto come un fornelletto da campeggio. Anzi, si può ancora dormire abbracciati (seee vabbè. Ipoteticamente).
- e infine, in un'estate di pioggia, una misera povera e breve giornata di sole sembra un miracolo irripetibile e di cui godere ogni secondo (ovvero cambiando cinque volte outfit nel giro di dodici ore).