Ero a cena da alcuni parenti che non vedevo da tempo. Naturalmente preoccupati di potermi offrire del cibo di mio gradimento, visto che io "mangio strano".
Con molta gentilezza mio cugino mi serve una pietanza cucinata apposta per me, "senza cadaveri", dice ridendo. E aggiunge: "Ma proprio venusiano dovevi diventare ?"
Ogni volta che devo in qualche modo spiegare, e uso la parola vegano, sempre provo tristezza, e un certo imbarazzo.
Tristezza infinita, per l'ignoranza e la bruttura in cui versano i cosidetti "terrestri", e sopratutto per l'orrore infinito che ogni giorno subiscono i nostri amici animali.
Imbarazzo, in quanto trovo il termine "vegano" assai brutto, quasi ridicolo.
La cosa, però, va spiegata, e bisogna pure usare qualche parola.
Mi chiedo se durante l'Olocausto nazista esistesse, in Germania, una parola per definire i Tedeschi che ne fossero consci e ne avessero orrore.
Venusiani pure loro? Gente di un altro pianeta, addirittura di un'altra galassia? Mentre i terrestri deportano, torturano, uccidono, massacrano...
Così, di fronte all'incredibilmente più atroce Olocausto perpetuo ai danni degli animali che si svolge ogni giorno su questo pianeta, una persona normale deve porsi come proveniente da chissà quale altro sistema solare.
Una persona normale, poichè non uccidere e non commettere gratuite crudeltà sui più deboli dovrebbe appartenere alla normalità, su questo pianeta è costretta a definirsi, su questo pianeta è costretta ad eccepire una differenza tra se stessa e la stragrande maggioranza dei propri simili. Deve dire no, io non sono come te. Io sono vegano.
Una parola, vegano, in se così tanto brutta e ridicola. Sono vegano, marziano, venusiano e chissà altro, perchè mi sono semplicemente accorto che per nutrirmi non ho alcun bisogno di deportare, incatenare, torturare, massacrare, squartare, sbudellare. Un ragionamento semplice, banale, alla portata di un qualsiasi bambino di tre anni.
Una parola che non mi corrisponde, che rimando indietro all'Esistenza, che ricaccio nell'atmosfera.
Io sono normale. Io non ho nulla di speciale. Io non potrei squartare una mucca, un maiale, una gallina o un coniglio. Io non potrei lasciar morire d'asfissia un pesce. Così come non potrei squartare il tabaccaio, o non potrei lasciar morire d'asfissia un bambino.
Cosa ho di speciale? Per sostituire ingredienti in cucina occorre una laurea in astronautica?
Io sono normale. Io non ho nulla di speciale. Io sono un semplice, direi banale essere umano che vive sul Pianeta Terra. Un animale che rispetta i suoi simili.
Una persona che non squarta, non ingozza, non dissangua, non scortica, non sbudella. Una persona normale.
Venusiano, marziano, vegano che dir si voglia sarai tu. Tu che ti nutri di cadaveri. Tu che non hai rispetto e pietà per i tuoi simili. Tu che ogni giorno commetti atroci crudeltà sui più deboli.
E poi ti vanti di essere una persona speciale, colta, raffinata, evoluta. Un buongustaio, magari. Uno socialmente impegnato, magari. Magari uno di buon cuore. Magari un intellettuale. Magari addirittura un artista...
Io sono normale. Io non ho niente di speciale. Sono privo di eccelse qualità. Un banale essere umano qualunque.
Vegano sarai tu! (E non è un complimento...)