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Veicoli elettrici e terre rare: la soluzione sta nel nuovo motore SRM

Creato il 04 luglio 2011 da Howtobegreen

Veicoli elettrici e terre rare: la soluzione sta nel nuovo motore SRM

Veicoli elettrici, terre rare e motori a riluttanza commutata. Come noto le auto elettriche utilizzano batterie speciali per immagazzinare energia e per la costruzione delle stesse sono impiegate materiali facenti parti del gruppo delle 14 materie prime valutate come critiche, fra cui: antimonio, berillio, cobalto, fluorite, gallio, germanio, grafite, indio, magnesio, niobio, MGP (Platinum Group Metals), terre rare, tantalio e tungsteno. (vedi reportage specifico: www.howtobegreen.eu/greenreport.asp?title=408 ).
Non solo: anche i motori elettrici e quindi NON solo le batterie sono realizzati utilizzando metalli appartenenti al gruppo delle terre rare (in particolare il neodimio).
Costruire un veicolo come la Toyota Prius richiede da 8 a 10 kg di metalli delle terre rare, tra cui due più chili di neodimio. Considerando che il 95 percento delle Terre Rare si trovano in Cina e che il governo ha messo in atto una serie di freni per rallentarne le esportazioni, è chiaro che qualsiasi soluzione che non ne contempli l’uso si sta facendo molto interessante.
Quale soluzione per ottenere dei motori elettrici che non utilizzino il neodimio?
Una tecnologia - sviluppata da St. Louis, Nidec Motor - denominata motore a riluttanza commutata (SRM), potrebbe offrire una valida alternativa a quelli finora progettati per i veicoli elettrici. I motori SRM utilizzano un rotore in acciaio a velocità variabile il quale gira all’interno di un alloggiamento che contiene fasci di fili. Secondo il vicepresidente della Nidec Motor, Nieberle Scott, è essenzialmente possibile ottenere lo stesso tipo di prestazioni senza bisogno di utilizzare magneti realizzati con terre rare.
I motori a riluttanza commutata SRM sono già una realtà.
La fattibilità commerciale dei motori SRM è aumentata negli ultimi tre decenni. Nei primi mesi del 2011, John Deere ha lanciato due caricatori ibridi diesel-elettrico dotati di motori SRM.
Nonostante i motori SRM non siano stati progettati appositamente per applicazioni su veicoli elettrici, secondo la Nidec Motor, renderli competitivi con quelli utilizzanti terre rare è solo una questione di volontà, non di tecnica.

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