Giorno di regata costiera, oggi, per la TP52 Series, con Emirates Team New Zealand chiamato a difendere il primo posto in classifica generale. Due regate a bastone, invece, per i GP42. Ancora vento forte davanti a Cascais: attese punte fino a 24 nodi. Tutto pronto per la regata costiera di oggi, l'unica del Circuito disputata nelle acque dell'Oceano Atlantico. Anche per oggi, vento forte davanti a Cascais, ed emozioni assicurate. Emirates Team New Zealand dovrà difendere il primo posto in classifica al Trofeo del Portogallo-Cascais dagli inseguitori: su tutti, gli inglesi di TeamOrigin, staccati di tre punti, e i sorprendenti russi di Synergy, terzi a otto lunghezze dai Kiwi.
Sono invece quattro i team in cerca di riscatto già da oggi: Artemis, quarto in classifica con Paul Cayard al timone; Quantum Racing, sesto, che potrà forse contare sul ritorno dello skipper Terry Hutchinson alla barra; l'italiana Luna Rossa, ottava, che stamattina ha salutato l'arrivo a Cascais del patron Patrizio Bertelli; e Matador, del tattico italiano Francesco Bruni, soltanto nono e ben lontano dalle solite prestazioni dell'anno passato.
La regata avrà inizio alle ore 13, e dopo il bastone da effettuare davanti a Cascais, si dirigerà prima a ovest fino a Cabo Raso, poi verso sud. Passato il mark, i TP52 si lasceranno a sinistra l'isola di Bugio, dominata dal Forte de Sao Lourenco, arrivando fino alla Torre di Belem e e al monumento ai navigatori, simboli di Lisbona. Sullo sfondo, lo spettacolo del Ponte del 25 Aprile. Da qui, le barche inizieranno a fare ritorno verso Cascais, concludendo la regata proprio di fronte al Villaggio.Due regate a bastone, invece, per la GP42 Series. Paolo Cian al timone di Madrid-Caser Seguros dovrà cercare di recuperare punti su Puerto Calero, primo con quattro lunghezze di vantaggio. Chiamata al riscatto l'italiana AIRISESSENTIAL, che ieri ha avuto anche qualche problema a bordo in gara 3. Come conferma il navigatore spagnolo Matias Picornell: "Abbiamo avuto problemi in manovra, soprattutto in virata e in issata. In ammaina poi ci è andato lo spinnaker sotto lo scafo, e siamo stati costretti al ritiro. In certi momenti comunque la barca cammina bene ed ottima in fatto di performance. Per cui, forse ci manca un po' di stabilità e un po' di allenamenti. Ora dobbiamo quindi lavorare sui meccanismi a bordo in manovra, prendendo più confidenza con la barca."