Velasca, l’idea di Enrico e Fabiano

Creato il 19 giugno 2013 da Tipitosti @cinziaficco1

Velasca: una fashion start-up, che si avvale dei canali di vendita tecnologici del mondo ecommerce per abbassare i costi tipici del retail tradizionale e offrire prodotti di qualità Made in Italy a prezzi accessibili.

L’idea è venuta a Enrico Casati e Fabiano Matteo, laureati alla Bocconi nel 2011, che prima di dedicarsi al loro progetto, hanno avuto altre esperienze  lavorative. Fabiano si è specializzato nel settore e-commerce della Diesel, Enrico ha lavorato per HSBC Wealth Management a Londra e Singapore www.velasca.it

Enrico ci racconta come è nata Velasca.

Intanto perché un nome così?

Il nome  deriva dalla Torre Velasca di Milano, un edificio che rappresenta al meglio sia il cuore milanese dei fondatori, sia il carattere innovativo del progetto. La Torre Velasca, infatti, è stato un edificio rivoluzionario del mondo dell’architettura degli anni ’50. Si trova nel centro di Milano, dove gli stabili hanno spazi limitati alla base, ma sono liberi di espandersi verticalmente. A testimonianza della sua importanza storico-artistica, la Soprintendenza per i Beni Culturali l’ha sottoposta nel 2011 a vincolo culturale.

 Ci spiega cos’è Velasca?

Velasca è una fashion start-up che si avvale dei canali di vendita tecnologici del mondo ecommerce per ridurre i costi tipici del retail tradizionale e offrire prodotti di qualità italiana  a prezzi accessibili. La vendita online permette di raggiungere i clienti in tutto il mondo, mentre i nostri prodotti sono rigorosamente Made in Italy, fatti a Montegranaro nelle Marche. Produciamo calzature classiche da uomo, ma prevediamo di aggiungere abbigliamento ed accessori per uomo, e più in là anche abbigliamento donna. Il modello di business è integrato con brand ‘Velasca’ di proprietà, sviluppo interno del design dei modelli e realizzazione presso fornitori situati a Montegranaro, nelle Marche.

 Come è nata l’idea?

Il progetto parte da un’esigenza personale, che si è verificata l’estate scorsa quando uno dei fondatori viveva a Singapore. L’esigenza era di trovare calzature classiche di qualità a prezzi ragionevoli senza dover pagare il ‘premium price’, dettato dai brand affermati. Cosa che in Italia si può ancora trovare in alcuni negozi, ma all’estero manca totalmente. Abbiamo visto che c’era uno spazio di mercato non particolarmente coperto dai nostri competitors tra i 150 e i 200 euro e ci siamo lanciati, forti anche dei dati di mercato che vedevamo nel mondo dell’online shopping e in particolare del mondo dell’e-fashion in continua crescita sia in Italia sia all’estero.

Qual è il target di riferimento?

Il nostro target di riferimento sono i giovani tra i 20 – 45, che hanno bisogno di calzature classiche per lavoro o per gusto personale e non sono portati ad acquistare solo i brand affermati. Vogliamo diventare anche noi un brand conosciuto senza mai tradire il nostro posizionamento da ‘affordable luxury’. A livello geografico, adesso abbiamo circa il 60% delle visite e degli acquisti dall’Italia. L’obiettivo, però, è di scalare la nostra offerta all’estero, dove l’esigenza per questo tipo di prodotti è a nostro avviso ancora maggiore e i clienti sono più abituati all’acquisto online.

Sviluppi futuri?

Oltre alle ovvie espansioni di prodotti e di target, come ho detto, nel lungo periodo vorremmo entrare nel mondo donna. Stiamo lavorando ad una personalizzazione online dei colori e dei materiali dei nostri modelli. E’ ancora da sviluppare, ma in breve, il cliente sarà in grado di scegliere modello, colore, materiale e disegno della sua scarpa, rendendo così accessibile a tutti un servizio prima solamente disponibile a chi poteva permettersi le calzature su misura. Così sfruttiamo ancora di più i vantaggi rispetto ai negozi tradizionali!

Consigli per giovani che non hanno opportunità lavorative in Italia e decidono di emigrare?

Andare all’estero è sicuramente l’esperienza più formativa che mi sia capitata; tra l’America, la Cina, Londra e Singapore sono entrato a contatto con culture e modi di lavorare diversi ed estremamente dinamici. Diciamo che mi hanno dato una bella svegliata. Quindi se non si trova in Italia, è giusto e opportuno emigrare all’estero, dove le opportunità sono talvolta migliori  – anche se non è tutto oro quello che luccica- Tuttavia, in tanti casi la lamentela non è giustificata dai fatti e quindi non voglio passare per quello che discredita il proprio Paese. In in particolare, ho notato tanto fermento intorno al mondo dei giovani in questi ultimi mesi, e quindi invito tutti i giovani laureandi e non ad attivarsi per cercare le opportunità: a volte sono poco visibili, ma ci sono! Noi ci abbiamo provato.  Crediamo nel made in Italy e ci investiamo al 100%, avendo selezionato i nostri fornitori a Montegranaro nelle Marche. Siamo online da un mese. Quindi abbiamo ancora molto da sviluppare. Ma l’entusiasmo è alle stelle.

                                                                                                                        Cinzia Ficco


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