Avete presente quelle ricette che uno prepara con tanto amore pensando di far felici tutti e che poi, invece, rimangono delle grandi incomprese? Questa è una di quelle. Mentre la preparavo avevo quel sorriso ebete stampato in faccia (non ho specchi in cucina ma immagino che vista da fuori fossi così) di chi sta preparando una bella sorpresa. Perché, secondo me, la cosa bella era che la Principessa avrebbe potuto mangiare insieme a noi.
E, invece, nulla di tutto ciò. Niente standing ovation quando ho servito a tavola le ciotole fumanti (ok, il colorino non sarà dei più deliziosi, ma con le zucche mantovane vien così, che ci posso fare!), niente "mmh, che buono, ne voglio ancora!". La piccola ha assaggiato, poi storto il naso e decretato: "mamma, non piace". Salvo poi cercare di salvare il salvabile rinforzando la dose di amaretti (perché quelli invece le piacciono), per poi comunque confermare che "non piace" (c'è da dire che un po' il dubbio m'era venuto che la zucca non le piacesse un granché...ora ne ho avuto la conferma). Il grande (l'uomo di casa) ne ha mangiato una porzioncina (per motivi "fotografici" avevo scelto delle ciotoline) per poi dire "Basta, sono sazio. Sarà, ma queste sbobbe riempiono, sai."
Ok, va bene, mica mi offendo, ce ne sarà di più per me. .talmente tanto di più, che dopo due belle porzioni ne ho congelato un po' per una delle mie prossime schiscette (dovrò pure inaugurare il bel microonde che mi aspetta nella nuova sede in cui stiamo per traslocare :o).
Se dopo questi preamboli, la ricetta vi dovesse comunque ispirare (perché vi garantisco che è davvero buona!), io ve la lascio. Sappiatemi dire se la vostra famiglia è stata più gentile della mia! ;)
Ingredienti per 3 persone:
400g di zucca pulita
400g di patata americana
1/2 porro
rosmarino
olio evo
pepe rosa dell'Himalaya
Pelare la patata americana e tagliarla a tocchetti insieme alla zucca.
Preparare un soffritto con un filo d'olio extravergine d'oliva, il porro tritato e abbondante rosmarino tritato (o secco). Aggiungere la verdura e ricoprire con acqua a filo. Io l'ho cotta nella pentola a pressione, quindi a questo punto ho chiuso e ho lasciato cuocere per una ventina di minuti dal momento che la valvola è salita al primo anello (o dal sibilo per i modelli più comuni).
Quando è pronta, passare con il frullatore a immersione direttamente nella pentola e insaporire con il sale rosa dell'Himalaya macinato al momento.
Servire caldo con, a piacere, un ultimo filo d'olio extravergine d'oliva.