Nient'affatto. Il punto è che tra noi e i terroristi ci sono autentiche differenze. Nei loro attacchi, i terroristi spargono sangue indiscriminatamente. In effetti il loro obiettivo è spesso proprio quello di uccidere persone innocenti - vuoi per mandare un messaggio a chi detiene il potere, vuoi per terrorizzare la massa della popolazione.
Al lato opposto, quando Israele si vendica per gli attacchi terroristici - che lo faccia con una squadra come la mia dopo i fatti di Monaco, o lanciando un missile terra aria nei territori occupati dopo l'esplosione di un'autobomba-, cerca di agire con precisione chirurgica, prendendo di mira esclusivamente i responsabili dell'episodio che ha fatto scattare la missione [...]
Così, se dovessi tornare indietro nel tempo, rifarei la stessa scelta che feci quando Golda Meir mi chiese di agire, più di trent'anni fa. In quel periodo - un periodo in cui gli accordi di Camp David erano ancora molto lontani, un periodo in cui l'espressione 'processo di pace' non aveva ancora alcun significato, un periodo in cui l'intero mondo arabo (inclusi l'Egitto e la Giordania) invocavano quotidianamente la distruzione dello Stato ebraico e il fatto che Israele potesse continuare ad esistere era tutt'altro che scontato - rispondere a tono alla violenza di cui eravamo stati vittime era l'unico modo sensato di agire.
C'è però una cosa su cui dobbiamo essere chiari. Anche se non intendo scusarmi per la missione che io e la mia squadra abbiamo portato a termine negli anni settanta - al contrario, sono fiero di aver potuto servire in questo modo il mio paese -, non mi illudo che abbiamo fatto tutto il possibile per fermare il terrorismo [...] Che cosa lo potrà fermare? Non le squadre di agenti inviate a uccidere i terroristi, nè le incursioni militari. Per come la vedo io, il terrorismo continuerà fino a quando non ci sarà un cambiamento nella situazione politica ed economica sufficiente a portare giustizia ed quilibrio in tutto il Medio Oriente. 'Occhio per occhio' può sembrare una risposta appropriata, ma non è una soluzione. Sfortunatamente, finchè non ne troveremo una, dovremo essere preparati ad affrontare continui attacchi terroristici, con gli atti di vendetta che a essi seguiranno inevitabilmente".
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
27-28 giugno | prima della performance “The Cycles” alla Tenuta Dello...
Performer Andrea Baldassarri, Alit Kreiz, Enrico L'Abbate, Mosè Risaliti ed Eleftheria Tzamtzi sound design Kon Tsits | regia Anton Mirto Sabato 27 e domenica 2... Leggere il seguito
Il 25 giugno 2015 da Yellowflate
ATTUALITÀ -
Calcioscommesse, caso Catania: a tremare è tutta la Serie B, coinvolti altri...
Ingenti somme di denaro, 100 mila euro in contanti, sono state sequestrate dagli agenti della Digos in casa di Giovanni Luca Impellizzeri, agente di scommesse... Leggere il seguito
Il 24 giugno 2015 da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Gli arresti contro il Calcio Catania
Il presidente, l'amministratore delegato e il direttore generale sono accusati di aver comprato alcune partite per far restare la squadra in Serie BPablo... Leggere il seguito
Il 23 giugno 2015 da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Calcio, Catania nel caos: “Comprate partite per restare in Serie B”. Arrestato i...
Sette arresti, tra cui i vertici della squadra del Catania. Le 7 ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dalla Polizia di Stato della città... Leggere il seguito
Il 23 giugno 2015 da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Allarme polio in India. Preoccupazioni per potenziale riemersione anche nell’UE
Si riaccende la poliomielite in India. Le motivazioni dell'allarme sono a seguito della diffusione straordinaria del virus polio registrata nel 2014, del rischi... Leggere il seguito
Il 20 giugno 2015 da Yellowflate
ATTUALITÀ -
La scuola del deserto
Mosè, Elia e Paolo sono stati formati da Dio nel deserto. Gesù stesso prima di iniziare il suo ministero ha trascorso 40 giorni nel deserto. Leggere il seguito
Il 19 giugno 2015 da Ivanmanna
RELIGIONE, SOCIETÀ, SPIRITUALITÀ