Al di là di certi toni trionfali letti in questi giorni, non si può certo definire un successone l’andamento del mercato dei libri nel 2015, -1,45% sul 2014, con un calo più evidente, -2,38% per le librerie indipendenti. Questi sono i dati di vendita reali delle librerie, elaborati da Arianna,il sistema di scambio elettronico di informazioni capace di registrare ogni singola vendita effettuata.
La quota di vendite poi registra anche questo:
“Spostando l’analisi sui punti vendita, notiamo un ulteriore, sia pure minimo, incremento della percentuale di assorbimento delle librerie di catena, che passa dal 69,27% al 69,56%.”
Potete stappare lo spumante, colleghi librai, il calo si è stabilizzato, come direbbe Renzi si vede la luce alla fine del tunnel! Quella del treno, però.
Certi settori poi sono decisamente usciti bastonati dai dodici mesi passati: “perdite oltre il 10% per Informatica, Arte e Musica e spettacolo.” Ci potrà salvare il fatto che ” i Ragazzi sono l’unico settore in crescita a valore e a copie.”?
Ancora una volta chi le busca più grosse sono i piccoli punti vendita, le piccole librerie: “Particolarmente penalizzata la dimensione <100 mq.” Il calo per loro è del 5%. Se poi siete titolari di una piccola libreria, e risiedete in Molise, potete lasciare le chiavi al proprietario e tentare la fuga, se non vieniti bloccato dai creditori. Il mercato del libro in quella regione è calato del 10%, un tonfo sonoro.
E questi sono i risultati degli anni precedenti:
Δ 2015 su 2014: -1,11%
Δ 2014 su 2013: -1,26%
Δ 2013 su 2012: -4,16%
Δ 2012 su 2011: -4,43%
Appuntamento al prossimo “lieve calo” del 2016?
Potete leggere l’analisi completa qui:
http://www.ibuk.it/irj/portal/anonymous/notizie_tendenze
Forever Books (Photo credit: Wikipedia)