Nichi Vendola
I movimenti che hanno sostenuto la causa dell’acqua bene pubblico si sentono abbandonati. Il leader di Sel è infatti giudicato colpevole dai comitati di aver fatto esattamente al contrario di quanto aveva dichiarato in occasione dei referendum del giugno 2011, e le sue due campagne regionali. . A far arrabbiare l’Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori la seguente dichiarazione del presidente pugliese: «È indispensabile fare i conti con la realtà per non precipitare nei burroni della demagogia: sull’Acquedotto abbiamo intrapreso la strada dell’efficienza e su quella proseguiamo. Per questo non abbasseremo le tariffe»