Venerdì 10 febbraio in libreria con il marinario romanziere V. Emanuele Dalla Bella

Creato il 01 febbraio 2012 da Maremagazine
Il pescatore Vittorio Emanuele Dalla Bella, 51 anni nato a Caorle dove vive, nella sua nuova veste di romanziere è al suo secondo libro storico sulle attività dei sommergibili della Regia Marina Italiana durante la seconda guerra mondiale. Quello che presentiamo in libreria il prossimo venerdì dieci febbraio è Il portasigarette d’argento, la cronaca dell’ultima drammatica missione del Regio Sommergibile Pietro Calvi e del suo leggendario comandante Primo Longobardo, medaglia d’oro al valor Militare. Mentre il primo, dal titolo Sommergibile Da Vinci missione finale lo pubblicò tre anni fa.
Dalla Bella l’ho conosciuto al telefono dopo aver letto il suo libro tutto d’un fiato. E dopo avermi detto che la sua attività di romanziere è nata quando ha abbandonato la vita di pescatore come comandante di un peschereccio, alla mia domanda “come è possibile che un pescatore, di punto in bianco, con appena la licenza di scuola media, si trasformi in scrittore?”, la risposta è stata semplice e disarmante: “tutto nasce dalla mia passione per la marina e la sua storia. Sono l’ultimo di tre generazioni che hanno servito la marina sia in guerra che in pace. Mio nonno Luigi nel 1915 si imbarcò sulla corazzata Saint Bon e si meritò sul campo una croce di guerra al valor militare. Mio padre Giovanni, è stato motorista navale imbarcato sull’incrociatore Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi.
Mio zio è stato sommergibilista, io più semplicemente ho fatto soltanto il servizio di leva come marinaio per poi diventare pescatore al comando del peschereccio Umberto di Savoia 15 metri fino a tre anni fa. Dopo 35 anni di pesca a strascico su e giù per l’Alto Adriatico, da Caorle fino ai confini con la Croazia, la crisi mi ha portato ad abbandonare il “mestiere” a staccare la spina dalle problematiche della pesca.

V. Emanuele Dalla Bella

Ora faccio un lavoro più tranquillo, molto meno duro, sono marinaio in una darsena privata, e mi posso permettere di dedicarmi, anche se ho una cultura modesta, completamente alla mia vera passione la ricerca e la storia!”
Al portasigarette d’argento che dà il titolo al romanzo è legata la drammatica storia – che si svolge durante la seconda guerra mondiale –  di due ufficiali realmente esistiti l’italiano Primo Longobardi comandante del Regio Sommergibile Pietro Calvi e John Stanley Dalison comandante di una squadra navale della marina inglese. I due sono legati da una profonda amicizia nata nel 1930 in Cina dove entrambi erano impegnati in missioni militari per il controllo di quelle regioni e che il destino inconsapevolmente li fa re-incontrare nel 1942 da nemici in mezzo all’Atlantico.

Primo Longobardo

Al comando del Calvi, Longobardo, uno dei più noti ed apprezzati comandanti della nostra marina perde la vita insieme a metà del suo equipaggio nella notte tra il 14 e 15 luglio del 1942 in seguito all’attacco di un cacciatorpediniere inglese cha faceva parte di una squadra comandata dal suo migliore amico. Ma né Primo né John in quel momento sapevano l’uno dell’altro, il destino aveva deciso di farli incontrare ancora una volta, l’ultima, in mezzo all’Atlantico.
Della loro grande amicizia rimaneva il portasigarette che Dalison regalò tanti anni prima al suo amico italiano e il rimorso per averne causato, senza saperlo, la morte. Rimorso che porterà il comandante inglese tanti anni dopo in Canada, e…
Il finale lo leggerete dopo avere acquistato la copia del libro, vi assicuro che sono quindici euro ben spesi!

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