Venerdì del libro (190°): IL RE DEI TORTI

Da Marisnew
Cara Lilli,

oggi voglio aderire all'iniziativa di HomeMadeMamma con la segnalazione di un romanzo di John Grisham: IL RE DEI TORTI.Sai che di questo autore io non avevo letto nulla fino a poco tempo fa, quando mi sono imbattuta ne La casa dipinta, che mi  piaciuto (te ne ho parlato qui) ma che non è un legal-thriller, genere grazie a cui Grisham ha trovato il successo.Stavolta ho letto un suo romanzo più tipico, che pure mi è piaciuto.

Il re dei torti è il soprannome che viene dato a Clay Carter, giovane avvocato che da semplice difensore d'ufficio, mentre si sta occupando di un caso di omicidio che sembra inizialmente banale, balza all'onore della cronaca,  compiendo una scalata verso il successo e la ricchezza.
Carter ha fatto questo balzo in avanti grazie ad un misterioso individuo che dichiara di lavorare per una grande casa farmaceutica che ha qualcosa da nascondere e che in qualche modo ha un collegamento con il caso di omicidio che gli è stato assegnato.
Accettando un compenso milionario, Carter abbandona l'Ufficio per il gratuito patrocinio, apre uno studio suo e inizia ad occuparsi di una class action (azione legale collettiva) eclatante contro un colosso farmaceutico avversario di quello che lo ha così profumatamente pagato. Certo del successo finale grazie ad informazioni riservate di cui è in possesso, il giovane avvocato rampante assapora il gusto della celebrità e del lusso, entrando a far parte di una cerchia esclusiva di colleghi più esperti e navigati di lui.
Ma il mondo sommerso degli affari illegali è imprevedibile e pericoloso, le potenze economiche che muovono i fili non lo fanno sempre come ci si aspetta e Carter lo sperimenta sulla propria pelle.

Direi che Grisham in questo libro ha voluto incentrare la storia su Carter e sull'evoluzione del suo personaggio più che sui casi legali in sè per sè. E' tutta la vita di Carter ad essere coinvolta, anche quella sentimentale. 

Anzi: è tutta la vita di Carter ad essere travolta e sconvolta, più che coinvolta, dagli eventi straordinari e improvvisi.
Ho trovato la lettura scorrevole, il ritmo non è serrato come un classico trhiller, ma c'è spazio per i pensieri del protagonista e anche per le considerazioni  del lettore direi, strada facendo.
Leggerò ancora Grisham appena ne avrò l'occasione, ci sono titoli famosi che vorrei...conoscere di persona ;-)

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