Venerdi' del libro e le ultime sull'arte....

Da Simoeffe


IL MIO VENERDI' DEL LIBRO  IN SINTONIA CON LA NUOVA PAGINA " LE ULTIME SULL'ARTE"....
...PRIMA DI TUTTO SEGNALO ALCUNE PROPOSTE DAL BLOG...
1- "Tra una una lettura in tema con l’autunno, la naturahttp://libri-stefania.blogspot.it/2014/10/avvventure-nel-bosco-20-storie-con.html
2-Associazione di Genitori che, in questo periodo, è impeganta con un’iniziativa che ha a che fare con i libri, ecco il contributo con http://associazione-arcobaleno.blogspot.it/2014/10/aspettando-libriamoci-i-rapatori-di.html
3-...per far gradire certe verdure o certa frutta per il momento sgradita…:
http://mimangiolallergia.wordpress.com/2014/10/17/come-far-mangiare-la-verdura-e-la-frutta-ai-bambini-incontro-con-lautrice-al-kikollelab-di-milano/
4- ...l' iniziativa Regala un libro per Natale!
http://mammamogliedonna.it/2014/10/regala-un-libro-per-natale-ed-2.html
5- ...un premio Nobel per la Pace, la  “Storia di Malala”: http://lamiadolcebambina.blogspot.it/2014/10/venerdi-del-libro-storia-di-malala.html
6-...l’ultimo libro per bambini....letto, buon week end!
http://supermamma.mammacheblog.com/2014/10/17/squeak-rumble-whomp/
7- ...una solitudine...che non è  piaciuta, troppo triste!
http://www.blogfamily.it/18523_la-solitudine-dei-numeri-primi/
8- ..una ventata di buonumore e ottimismo...!
http://mammaalcubo.altervista.org/super-felici/
9- ...mitica Pimpa, un must per tutte le infanzie...
http://mammavvocato.blogspot.it/2014/10/la-pimpa.html
10- ...una famiglia che si destreggia con molta leggerezza tra le piccole avventure della vita quotidiana:
http://lekemate.blogspot.it/2014/10/vdl-la-famiglia-c.html
...ed ora  voglio condividere la mia passione per l'arte che mi vede spesso per Mostre, Musei...che qui a Roma hanno un palcoscenico invidiabile.Documento formidabile il nuovo Saggio  di Vittorio Sgarbi,  Il punto di vista del cavallo. Caravaggio,  Bompiani, 2014.

Caravaggio? Un fotografo prima della fotografiaMichelangelo Merisi fu il primo a cogliere l'attimo, mettendo la realtà in un quadro. Non è un artista seicentesco, ma un nostro contemporaneo

 Il saggio, ricchissimo di immagini, è una riflessione sulla contemporaneità di un artista universale come Caravaggio. Perché Caravaggio è così grande? Perché si stenta a credere che le sue idee siano state concepite quattro secoli fa.

DAL TESTO:
"Tutto, nei suoi dipinti, dalla luce al taglio della composizione, fa pensare a un'arte che riconosciamo, a un calco di sensibilità ed esperienze che non sono quelle del Seicento ma quelle di ogni secolo in cui sia stato presente e centrale l'uomo; la si può chiamare pittura della realtà, e a questo deve la sua incessante attualità. Davanti a un quadro di Caravaggio è come se fossimo aggrediti dalla realtà, è come se la realtà ci venisse incontro e lui la riproducesse in maniera totalmente mimetica. Stabilendo per ciò stesso un formidabile anticipo, perché si può dire, in senso oggettivo, che Caravaggio sia l'inventore della fotografia.La fotografia è nata nel 1839-40 ma Caravaggio la prefigura già nel 1601, rifiutando di rappresentare la realtà quale dovrebbe essere, come proiezione di sentimenti, di un Bene e di un Male intesi come valori simbolici. Caravaggio osserva e riproduce la realtà esattamente com'è, esattamente come la vediamo in una buona fotografia. Di più: non è fotografia nell'accezione di ritratto posato, è fotografia alla ricerca di una realtà che ci coglie come di sorpresa, dell'«attimo decisivo» cui fa riferimento un grande fotografo come Henri Cartier-Bresson: fotografia come attesa e cattura del momento in cui la realtà si sta determinando.C'è esattamente questo in Caravaggio. Dalla posizione di un dito, dall'espressione di un volto, abbiamo l'impressione di essere invisibili e di sorprendere una realtà che si sta manifestando davanti a noi.
Nel Saggio, la scrittura è piacevole, veloce e non si nota quel gusto – comune a molti che scrivono d’arte – per la complicazione delle frasi e dei concetti che spesso sembra essere conferma della sapienza dell’autore. E poi è breve, solo 160 pagine in  piccolo formato, più o meno  come uno smartphone, un vero e proprio tascabile e infine, ma questa è per me la ragione più importante, perché parla di Caravaggio. Il punto di vista a cui si fa riferimento nel titolo è infatti quello del cavallo, protagonista, forse più lui del santo, della Conversione di san Paolo della basilica di Santa Maria del Popolo a Roma. Il saggio di Sgarbi ripercorre, dunque, presentando ed analizzando i suoi quadri più celebri, tutta la carriera di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, dal primo periodo di formazione presso Simone Peterzano (allievo di Tiziano; non va perciò sottovalutata la componente veneta di alcune opere giovanili del Caravaggio) al trasferimento a Roma, ai dipinti per collezionisti privati e committenti religiosi, ai tanti problemi con la giustizia (... tutti i guai giudiziari del pittore fanno davvero impressione) e alla nascita di capolavori assoluti, che erano tali allora perché sapevano già raccontare il sacro in maniera radicalmente diversa dalla tradizione, e che sono tali ancora oggi perché quel modo di raccontare è in realtà molto affine al nostro.

CARAVAGGIO


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