Venere e le stelle nell'antichità

Da Dhiirananta
In origine, le stelle erano divinità, gli esseri splendenti, tanto è vero che nella scrittura dei Caldei e mesopotamica, l'ideogramma * si legge "dio".
Scrive a proposito Adrian Snodgrass: "..il dio supremo dei sumeri era An (in seguito detto Anu), "alto". l'ideogramma di An è lo stesso di quello che indica "dio", "cielo", "splendente" e "stella polare", ovvero la stella intorno alla quale ruotano i cieli, la "stella di anu, principe dei cieli".
Quindi stella = An = divinità:

Essendo Venere la più brillante tra gli astri celesti (ad esclusione ovviamente della Luna), è ovvio che la stella a 8 punte diventa il simbolo di Venere :
Esiste un'altro motivo per cui la stella a 8 punte rappresenta Venere : il pianeta ha un ciclo di 8 anni, in quanto 8 anni terresti corrispondono a 13 anni venusiani.
Astronomicamente, ogni otto anni Venere si trova contemporaneamente alla congiuntura inferiore (punto più vicino alla Terra) e alla massima separazione dell'eclittica (il piano di rotazione della Terra). In tali giorni, Venere, caso raro, può essere vista sia al mattino sia alla sera, nello stesso giorno.
Infatti:
- sulla Terra : 8 anni x 365 giorni all'anno = 2920
- su Venere 13 anni x 224 (tempo siderale ovvero tempo di rivoluzione intorno al sole) = 2912
Fonti :
- Adrian Snodgrass, ARCHITETTURA, TEMPO, ETERNITA', Ed. Bruno Mondadori