I protagonisti di questo noir sono Duca Lamberti, medico radiato dall’ordine e la Milano degli anni ’60 , una città in pieno boom economico, raccontata però nel suo lato oscuro.
Il romanzo si svolge in un’estate torrida, affannosa, stentata e si districa tra il cadavere di una ragazza trovata morta nell’arida periferia milanese e il male di vivere di un rampollo della buona borghesia. Racconta una storia di prosituzione, disperazione e sangue.
Chi cerca in “Venere privata” una trama poliziesca, una narrazione serrata e colpi di scena rimane deluso, eppure la scrittura di Scerbanenco è talmente affascinante che non si vede l’ora di proseguire nella lettura, anche se per tre paragrafi non è successo nulla.
“Il mondo di Scerbanenco è un mondo completamente nero e immobile. I romanzi di Scerbanenco non conoscono nessuno svolgimento. L’unico svolgimento riguarda il lettore, cui Scerbanenco somministra la realtà dei fatti a piccole dosi, poco per volta. Ma la realtà, l’orribile nera realtà c’è da sempre, è sempre quella e continuerà ad essere quella dopo che il teatrino del bene avrà chiuso il sipario. A chi, cittadino di questo disperatissimo mondo, non abbia propensione al suicidio, non restano che due vie: o la completa distrazione o l’assuefazione. La vita è una droga, o la combatti con altre droghe o l’assumi fino in fondo.” (Dalla prefazione di Luca Doninelli)
Venere privata di Scerbanenco – Garzanti