L'operazione, scattata alle 4, ha visto una cinquantina di agenti della Squadra mobile veneziana coadiuvati da colleghi del Commissariato di Marghera, della Mobile di Padova e di unità cinofile.
Dall'indagine, iniziata nel 2011, è emerso che la droga, in ingenti quantità, era destinata soprattutto al centro storico di Venezia e alle zone turistiche balneari del litorale lagunare e dell'area di Mestre, oltre che alle province di Padova e Treviso. Gli indagati erano in grado di approvvigionarsi autonomamente di partite di stupefacente ancora in “sasso”.
A gestire il traffico erano gli albanesi, alcuni dei quali erano stati fermati in passato con varie partite di eroina per circa 30 chili, oltre a 60 kg di paracetamolo nascosto in buste delle immondizie: sostanza da taglio custodita in un garage di Noale (Venezia).
La droga, una volta tagliata col paracetamolo, avrebbe assicurato 79 mila dosi per un guadagno di oltre 2 milioni di euro.
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