Perché The Master è un film sulla follia come sguardo sulla realtà e sulla follia come risultato di un nulla che genera il male e l'ordinarietà delle persone. Nonostante i sogni del mistico intellettuale del titolo, alla fine di ogni uomo non ci sono milioni di anni, non ci sono ricordi traumatici o vite precedenti, ma un eterno presente mosso da bisogni corporei e materiali, c'è l'allievo del maestro che usa le sue teorie per scopare, che non sa fare altro che menare le mani, distruggere una cella, mandare affanculo, fottersi un manichino di sabbia, che desidera vivere una vita libera che in realtà libera non è, perché fatta non di viaggi, di assenze di catene, di sogni in Cina, ma di nulla, di spazi vuoti, di un campo dove correre, di un deserto dove viaggiare a vuoto verso un punto perduto nell'orizzonte. Nell'unico momento in cui il guru Lancaster Dodd apre la testa malata di Freddie Quell Anderson trova una sequenza di cinema puro e potentissima, un campo e controcampo di primi piani, squarciato dai ricordi di Freddie (ricordi non di una vita passata, ma di un rimpianto sentimentale, l'unica sensazione che spezza il vuoto pure delle canaglie). Niente carrelli, niente steadycam, niente luci riflesse, ma una macchina a mano che si muove dolce e lenta, quasi fosse oggettiva, quasi non volesse violare l'intimità dell'unico momento vero nella vita di un uomo qualunque e sbagliato. Forse mi sbaglio, ma nell'incontro tra questi due corpi, grazie anche a due attori giganti come Saymour Hoffman e Phoenix, nel cinema che si espande solo attraverso di essi, e non in virtù di una visionarietà a cui non ha più diritto, ci ho trovato la sola risposta possibile alla vuotezza di immaginario a cui ci siamo condannati e alla quale lo stesso Malick non ha saputo opporre resistenza. E che invece Anderson realizza con uno sguardo che si contrae, che scruta dentro se stesso, siccome là fuori c'è solo più il vuoto
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
La vetrina degli incipit - Giugno 2015
L'incipit in un libro è tutto. In pochi capoversi l'autore cattura l'attenzione del lettore e lo risucchia nel vortice della storia. Oppure con poche banali... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Stasera alle 23 su La7 Drive di Nicolas Winding Refn
Anno: 2011Durata: 95'Distribuzione: 01 DistributionGenere: AzioneNazionalita: USARegia: Nicolas Winding RefnDrive è un film del 2011 diretto da Nicolas Winding... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Luci e ombre di Calabria
Sono "emigrante". Nel senso che sono emigrata alla fine degli anni Novanta dalla Calabria al Lazio. Sono una di quegli emigranti senza il richiamo forte delle... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Luz1971
CULTURA, LIBRI -
It's the books, stupid! Reading is sexy in New York. Greenwich Village bookstores
#itsthebooksstupid: inciampare nei libri viaggiando - clicca qui per leggere le parti precedenti. Reading is sexy, and an integral part of the culture in New... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Bourbaki
CULTURA -
Libri messi all'indice e libri per ragazzi, buoni compagni di strada nella...
Libri “buoni e cattivi” scelti dai bambini e amati o non amati. Scelti tra proposte aperte, lontane da operazioni di censura. Il lavoro di Astrid Lindgren ha... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Zazienews
CULTURA, LETTERATURA PER RAGAZZI, LIBRI -
Jurassic World - senza spoiler
Comprate il biglietto. Entrate in sala. Appena si spengono le luci spegnete il cervello. Non chiedete. Non pensate. Non dubitate. Allora Jurassic World sarà un... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Flavio
CINEMA, CULTURA, FUMETTI, LIBRI