Venezia 70: la nostra opinione sulla premiazione

Creato il 08 settembre 2013 da I Cineuforici @ICineuforici

Cosa ne pensano i Cineuforici del Leone D'Oro di quest'anno?
Non lo sanno, perchè non l'hanno visto!
La ragione è la più semplice e diretta possibile. Un documentario sul Grande Raccordo Anulare, proiettato alle 17 in Sala Grande, non era proprio nelle mie corde. Soprattutto se si considera che il film visto precedentemente era stato, alle 14, il monumentale Stray Dogs, per il quale mi servirà almeno un mese di digestione. Perchè, dopo aver visto un film come Stray Dogs, film che ha avuto per noi uno stacco chilometrico su tutti gli altri film in concorso, non si può più vedere nient'altro per il resto della giornata. O almeno, per me funziona così.
Per quanto riguarda Sacro GRA, possiamo solo dirci contenti per il fatto che è l'unico Leone assegnato all'Italia da 15 anni, e per il fatto che è un documentario. Siamo contenti quindi, oltre che per il Gran Premio della Giuria (in pratica, il "secondo posto") a Ming Liang, anche per il Premio Speciale della Giuria (in pratica, il "terzo posto") assegnato a Philip Groning per il suo The Police Officer's Wife. Come già più volte evidenziato in passato, i Cineuforici hanno ancora favorito quei film che si distinguono per coraggio, che esplorano nuovi linguaggi, che prediligono l'esperimento narrativo; quei film meravigliosamente "disequilibrati" ma memorabili.
Come dice Barbera nell'intervista:
"Jiaoyou di Tsai Ming-Liang, dove c’é solo contemplazione e la profondità sta dentro l’inquadratura, nell’immagine che sei costretto a guardare per molti minuti e ti fa ritrovare la densità del mondo. Qualcosa che lo spettatore di oggi non è più abituato a fare. Idem Die frau des polizisten di Philip Groning, che ci ha sempre messi di fronte a una sfida. L’ultima volta con un film muto, sull’estraniazione dal mondo. Questo invece fa esplodere il racconto in frammenti che toccherà allo spettatore rimettere insieme come in un puzzle. Centosettantacinque minuti da vedere tutti dall’inizio alla fine. Un film duro, tecnicamente bellissimo"
E poi, per il gusto di fare polemica:
Il lato per noi negativo di questa premiazione sono stati i due premi, miglior attore e miglior regia, a Miss Violence: In pratica gli stessi riconoscimenti assegnati l'anno scorso a The Master (il solo paragone mi fa scorrere un brivido lungo la schiena).
Ribadiamo con maggiore convinzione che per noi questo film è estremamente sbagliato. Se il premio all'attore protagonista ci può (anche) stare, quello alla regia è un vero scandalo: Questo Avranas ha uno stile che è una brutta copia, più cattiva e più superficiale, dello stile del connazionale (e contemporaneo!) Yorgos Lanthimos. 
Non ci interessa il fatto che è "fatto bene". Il suo raccontare l'orrore, la violenza, l'efferatezza, sembra figlio della sola volontà di scioccare il pubblico; e il suo atteggiamento freddo e distante è solo apparente poichè è evidente che l'autore gode a mostrare le scene più orrende con le modalità più sfacciate e pruriginose (sessualità morbosa e nascosta, poi sbattuta in faccia con una scena di stupro gratuito). Posso dirlo? Questo premio mi disgusta.
La vera sorpresa poi è stata la mancata attribuzione di premi rilevanti (solo sceneggiatura) all'onestissima e curatissima commedia di Frears.
Ecco dunque la lista dei premiati:

CONCORSO


LEONE D’ORO per il miglior film a: SACRO GRA di Gianfranco Rosi (Italia, Francia) LEONE D’ARGENTO per la migliore regia a: Alexandros Avranas peril film MISS VIOLENCE (Grecia) GRAN PREMIO DELLA GIURIA a: JIAOUOU di Tsai Ming-liang (Taipei cinese, Francia) COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a: Themis Panou nel film MISS VIOLENCE di Alexandros Avranas (Grecia) COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a: Elena Cotta nel film VIA CASTELLANA BANDIERA di Emma Dante (Italia, Svizzera, Francia) PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore o attrice emergente a: Tye Sheridan nel film JOE di David Gordon Green (Usa) PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a: Steve Coogan e Jeff Pope per il film PHILOMENA di Stephen Frears (Regno Unito) PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a: DIE FRAU DES POLIZISTEN di Philip Gröning (Germania) LEONE DEL FUTURO - PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA (LUIGI DE LAURENTIIS) La Giuria Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima (Luigi De Laurentiis) della 70. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, presieduta da Haifaa Al Mansour e composta da Amat Escalante, Alexej German Jr., Geoffrey Gilmore, Ariane Labed, Maria Sole Tognazzi, assegna il: LEONE DEL FUTURO - PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA (LUIGI DE LAURENTIIS) a: WHITE SHADOW di Noaz Deshe (Italia, Germania, Tanzania) SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA nonché un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.

PREMI ORIZZONTI

La Giuria Orizzonti della 70. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, presieduta daPaul Schrader e composta da Catherine Corsini, Leonardo Di Costanzo, Golshifteh Farahani, Frédéric Fonteyne, Kseniya Rappoport, Amr Waked,  dopo aver visionato i 31 film in concorso, assegna: il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a: EASTERN BOYS di Robin Campillo (Francia) il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a: Uberto Pasolini per STILL LIFE (Regno Unito, Italia) il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI  a: RUINdi Michael Cody e Amiel Courtin-Wilson (Australia) il PREMIO SPECIALE ORIZZONTI PER IL CONTENUTO INNOVATIVO a: MAHI VA GORBEH di Shahram Mokri (Iran) il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a: KUSHdi Shubhashish Bhutiani (India) Detta la nostra...arrivederci alla prossima Mostra del Cinema!

Stefano Uboldi

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