Dalla selezione ufficiale spuntano poi in primis due grossi registi: Laurent Cantet con Retour a Ithaque (Ritorno a l’Avana) e Christophe Honoré con Metamorphoses, una rilettura dei versi di Ovidio negli anni Duemila. Il programma vede poi un altro film di ambientazione calcistica, El 5 de talleres di Adrián Biniez, da Israele Mita Tova (The Farewell Party) di Sharon Maymon e Tal Granit, e il finlandese They Have Escaped di Jukka Pekka Valkepaa.
A rappresentare l’Italia I nostri ragazzi di Ivano De Matteo con Alessandro Gassmann, Giovanna Mezzogiorno Luigi Lo Cascio e Barbora Bobulova, e Patria di Felice Farina con Francesco Pannofino sul mondo degli operai in sciopero.
Ma le Giornate degli Autori sono anche e soprattutto tante opere prime: Before I Disappear di Shawn Christensen, Les Nuits d´Ete di Mario Fanfani, Tussen 10 en 12 (Between 10 and 12) di Peter Hoogendoorn, The Goob di Guy Myhill e l’indiano Labour of Love di Adityavikram Sengupta.
Insomma, anche quest’anno le Giornate degli Autori si dimostrano un ottima sezione parallela del festival lagunare. Ma guardando i film presenti due domande sorgono spontanee: Laurent Cantet non poteva andare in concorso a Venezia 71? Guardando il bicchiere mezzo pieno possiamo sperare che Alberto Barbera abbiamo da giocarsi qualche altra bomba più potente. E il film su Messi del mitico Alex de la Iglesia magari fuori concorso? Forse in questo caso ha prevalso l’ordine pubblico… ve lo immaginate il red carpet con Messi? Delirioooo!!!
Ora attendiamo tra due giorni (il 24 luglio) tutti i film di Venezia 71. E ci sarà da divertirsi…
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