Che Alberto Barbera abbia deciso di sorprendere Venezia quest’anno è stato chiaro fin dal momento in cui sono stati annunciati il presidente di giuria e i premi alla carriera. Stiamo parlando del compositore Alexandre Desplat (vincitore nel 2007 per la colonna sonora de Il velo dipinto oltre ad aver ricevuto sei nomination all’Oscar per le musiche dei film di Wes Anderson, Il discorso del Re, The Queen, Argo e Philomena), la montatrice Thelma Schoonmaker (storica collaboratrice di Martin Scorsese) e il Maestro indiscusso del documentario Frederick Wiseman. Una vera e propria rivoluzione che sta a sottolineare l’interesse della Mostra per la prima volta nella sua storia verso tutti gli aspetti della composizione cinematografica.
Carlo Verdone raccoglierà il primo frutto di questa rivoluzione poiché per la prima volta un attore comico verrà omaggiato con il premio Bresson. Barbera ha così deciso di smentire quel pregiudizio che da sempre viene imputato ai circuiti festivalieri, ovvero quello di preferire i film drammatici alle commedie. Carlo Verdone ritornerà inoltre a rappresentare l’Italia in giuria a vent’anni dall’ultima volta a Venezia 51.
La giuria guidata da Alexandre Desplat è piuttosto cosmopolita e rispetta le quote rosa contando al suo interno registi, attori e scrittori. Tra i più attesi al Lido ci sarà l’attore britannico Tim Roth che oltre ad aver lavorato con dei grandi come Francis Ford Coppola e Michael Haneke, sarà presto protagonista del chiacchierato nuovo film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight. Roth si è aggiudicato una nomination agli Oscar e un BAFTA per il ruolo in Rob Boy mentre il suo esordio alla regia, The War Zone, gli è valso un premio a Berlino e un European Film Award. La Cina sarà rappresentata dall’attrice e regista Joan Chen che ha preso parte a L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci, I segreti di Twin Peaks di David Lynch e Lussuria. Seduzione e Tradimento di Ang Lee mentre come regista è conosciuta per Autumn in New York con Winona Ryder e Richard Gere. Di ritorno a Venezia è anche il regista palestinese Elia Suleiman che nel 1996 con Chronicle of a Disappearance vinse il premio Luigi De Laurentis per la migliore opera prima. Un’altra vecchia conoscenza è Philip Gröning, il regista tedesco che nel 2005 presentò a Venezia il documentario Il grande silenzio mentre lo scorso anno ritirò il Premio speciale della Giuria per La moglie del poliziotto. Gröning fu anche presidente della giuria Orizzonti nel 2006.
Nonostante sia un’affezionata del Festival di Cannes, la regista austriaca Jessica Hausner sarà dei nostri dopo aver vinto con Lourdes il premio FIPRESCI a Venezia nel 2009. Della giuria farà inoltre parte il costumista inglese Sandy Powell, vincitore di ben tre premi Oscar per i suoi costumi di Shakespeare in Love, The Aviator di Martin Scorsese e The Young Victoria. Powell ha inoltre lavorato con Derek Jarman, Mike Figgis, Todd Haynes e Neil Jordan. Tra i giurati anche una grande scrittrice come Jhumpa Lahiri, recentemente nominata dal presidente Barack Obama membro del Committee of the Arts and Humanities della Casa Bianca. Con il suo primo libro L’interprete dei malanni, nel 1999 ha vinto il premio Pulitzer, ovvero il massimo riconoscimento letterario americano. A pochi giorni dalla Mostra inizia così il countdown per un’edizione che promette scintille.
di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net