Venezia

Per qualche motivo sono a Venezia, ospite di un mio amico straniero, un professore molto importante. Si prepara un vertice politico fondamentale al quale lui deve partecipare. (…) Siamo ospiti in una casa strana, a due piani, piena di libri e mobili antichi, i tetti bassi, molte scale. (…) C’è l’acqua alta e piove, vedo cascate di acqua che piovono dappertutto, su Piazza San Marco, sugli edifici, sembra che l’acqua esca fuori da chi sa dove addirittura dagli edifici stessi. Eppure il vertice si deve svolgere lo stesso. Torniamo di fretta a casa per vedere se ci sono danni. Dentro piove dappertutto, ci sono infiltrazioni di acqua nei muri e macchie di umido dovunque. Dico al mio ospite: «E’ pericoloso, di questo passo cede tutto…». Lui non è molto preoccupato, si limita a spostare qualche mobile da sotto l’acqua che sgocciola. Salgo al piano di sopra per constatare i danni. Anche lì c’è acqua che filtra dalle pareti e dal tetto. Penso che dormiremo malissimo con tutta quell’umidità. Invece il padrone di casa non è preoccupato, mi dice che l’umidità filtra solo in punti dove non danneggia nulla, i libri e i mobili sono al sicuro. (Mi sveglio)