Venezia; Grido d’allarme della Fiaip, la contrazione del settore preoccupa gli operatori Ferme anche le compravendite nei comparto commerciale

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

VENEZIA La crisi che ha morso il mercato immobiliare Veneto, rischiando di dilaniarlo, colpisce più che altrove a Venezia, sia nel capoluogo che in provincia. Una preoccupazione che si fa pesante con la lettura dei dati presentati ieri dalla Fiaip, la Federazione degli agenti immobiliari professionali, che da tre anni analizza il mercato per provare a trovare soluzioni adeguate al progressivo e non solo apparentemente inesorabile crollo. Un dato su tutti: a Venezia nel 2012 tra le operazioni di compravendita avviate, solo l’11% è andato a buon fine, poco più di un contratto ogni dieci proposti e gestiti da un’agenzia. Un volume di affari che ha subito, a livello regionale, una contrazione pari a meno 18,2% solo nel 2012, che segue però a quelle un po’ più contenute del 2010 (-4,2%) e del 2011 (-7%). E questo nonostante gli immobili immessi sul mercato siano sempre di più (+12,6%) e i prezzi stiano gradualmente calando mediamente di circa il 5% ogni anno a partire dal 2010. Sul versante dei prezzi, a Venezia capoluogo (e quindi anche a Mestre) si può comprare casa con cifre che oscillano tra i 750 euro al metro quadro per una residenza da ristrutturare fino ai 10.250 per una casa nuova. Un “seconda mano” in buono stato costa tra i 1.000 e gli 8.000 euro a metro quadro.Nei comuni della provincia ogni metro quadro di una casa nuova oscilla tra i 1.200 e i 5.750 euro; un usato abitabile tra i 600 e i 4.750 euro; per una casa da ristrutturare si può spendere dai 250 ai 4.000 euro. Nonostante i cali, però, il mercato è fermo, con ripercussioni (ovvio) anche nel commerciale. Il prezzo di negozi e uffici è calato fino ai livelli minimi di 600 euro a metro quadro per un ufficio o negozio fuori Venezia, e di 800/1.000 euro in centro storico. Ma i pochi che riescono comperare, cosa comprano? Il report della Fiaip ha analizzato anche la tipologia degli alloggi oggetto di compravendita, tracciando anche l’identikit degli acquirenti. Il 33% compra casa per la prima volta in assoluto, mentre il 38% acquista prima casa dopo aver venduto la precedente di proprietà. Meno di un terzo (29%) compera seconde case o per investimento. La maggior parte delle transazioni avviene poi tra privati (70% del totale) mentre solo il 30% delle compravendite avviene tra privati e società.Un segnale evidente della crisi è legato anche all’età degli acquirenti. Solo il 17% è sotto i 30 anni e il 26% oltre i 50, dovuto alla difficoltà di accesso al credito che Fiaip registra come elemento determinante nella contrazione così massiccia del mercato. Non è un mercato per giovani, e nemmeno per single (16% degli acquirenti), altrettanto in difficoltà di fronte alle sempre maggiori spese e tasse legate proprio al mantenimento di un’abitazione propria. A completare il ritratto dell’acquirente-tipo c’è il 45% di famiglie e il 37% di coppie senza figli. E che non sia un momento roseo lo si capisce anche dalla tipologia degli appartamenti che passano di proprietà: il 15% sono monolocali o miniappartamenti; il 54% appartamenti con 2 camere; il 17% compra appartamenti con 3 camere, il 9% una porzione di villa, solo il 4% una casa singola. Tutti dati che pongono Venezia in una posizione ben più preoccupante rispetto ad un quadro regionale di per sé già abbastanza nero, da cui si può provare ad uscire solo con una spinta che deve arrivare da una più incisiva ed attenta programmazione del territorio.
La Fiaip lancia così la proposta/ricetta del recupero dell’esistente per rimettere in moto anche l’economia delle imprese edili, dell’artigianato delle piccole aziende locali. Blocco quindi delle nuove costruzioni, puntando a svuotare spazi nei centri urbani con demolizioni mirate e ristrutturazioni o parziali ricostruzioni altrettanto mirate e intelligenti. Una spinta che deve arrivare dalla politica, come è avvenuto per il piano per le città che ha traghettato a Mestre 10 milioni di euro per progetti di riqualificazione in chiave urbana e metropolitana. Alla politica la Fiaip chiede un ulteriore sforzo, indicando nella defiscalizzazione e nella detassazione per la prima casa gli elementi chiave per far ripartire il mercato e per riportare i cittadini a scegliere il mattone come prima forma di investimento sicuro. tratto da lanuovavenezia.it del 17 Aprile 2013


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