Una stagione scialba e piatta sul piano sportivo che si conclude con la soddisfazione della certezza matematica della permanenza in LegaPro anche per il prossimo campionato 2015/16.
Un grazie a tutti i ragazzi, a tutta la squadra, a tutto lo staff tecnico guidato con merito e con sagacia da Michele Serena.
Un grazie alla struttura societaria condotta tra le mille difficoltà dal dott. Scibilia che ha gestito le poche e centellinate risorse in maniera equilibrata permettendo alla squadra di lavorare in serenità per larga parte del campionato.
Ma a questo punto va affrontato un discorso di fondo che non può prescindere dal ruolo e dai programmi di mr. Korablin.
Il “fallimento” di questa gestione, dopo 4 anni, è sotto gli occhi di tutti: non ci nascondiamo dietro al paravento del “per fortuna che ci mette i soldi”, anche perché questo è vero solo in parte. Non possiamo dimenticare i mancati versamenti contributivi e previdenziali che hanno penalizzato la classifica di ben 3 punti e non possiamo trascurare il fatto che un’annata così deprimente dal punto di vista della partecipazione della tifoseria, della presenza del pubblico allo stadio, non si riscontra negli annali di questa società nemmeno risalendo ai tempi più bui della storia neroverde e arancionera prima, arancioneroverde poi.
La situazione economica evidentemente non è né brillante, né florida: si impone una ricapitalizzazione pesante e soprattutto una copertura di tutte le pendenze ancora in sospeso relativamente alle norme federali e la garanzia dei 600mila € necessari per l’iscrizione al prossimo campionato.
La fine positiva del campionato 2014/15 non permette di dormire sugli allori e il futuro va programmato già da subito, avendo il vantaggio di conoscere il proprio destino sportivo con anticipo sul calendario.
A noi purtroppo non pare che la proprietà russa sia all’altezza del compito, né dal punto di vista finanziario – troppo oscure le manovre e le responsabilità dei finanziatori occulti di mr. Korablin – né tantomeno dal punto di vista sportivo.
E’ davvero inaccettabile che una presidenza sia così pervicacemente assente e lontana, non solo fisicamente, dal cuore delle vicende sportive. Non è dato, nemmeno in altre piazze e in altre situazioni, che una dirigenza, seppur straniera, sia così latitante e distaccata.
La passione non si compra con i soldi, la passione si alimenta e si sostiene con la partecipazione, con la condivisione di progetti e programmi.
Se vogliamo andare fino in fondo il fallimento di questa gestione si misura anche rispetto alla questione “nuovo stadio”. Per come è stata condotta, per come è stata gestita, per come rimane davvero distante dalla realtà.
Una vera e propria fuga in avanti che serve a mascherare le mancanze e i vuoti di progettualità sportiva.
Una prospettiva che, per come è stata impostata, non porta da nessuna parte, che serve solo a riempire di fumo l’aria circostante, che serve solo ad alimentare false speranze e a fornire un falso obiettivo a chi non è capace di andare oltre allo stantio refrain “lo stadio nuovo, vogliamo lo stadio nuovo”.
A mr. Korablin vogliamo dire con estrema franchezza e con tutta la responsabilità di cui siamo capaci che deve decidere “cosa vuole fare da grande”: se decide di rimanere alla guida di questa società lo deve fare fino in fondo con programmi e progetti precisi che guardino innanzitutto alla realtà sportiva e alla gestione del FBC Unione Venezia, in cui anche il ruolo dei tifosi può e deve essere riconosciuto.
Se viceversa vuole continuare ad utilizzare il FBC Unione Venezia come un tram sul quale rimanere seduto per raggiungere la meta “stadio nuovo” che solo lui pensa sia raggiungibile alle condizioni date, lo invitiamo a dissociare queste due attività e a considerare di lasciare la gestione del FBC provando a trovare qualche interlocutore che magari possa decidere di investire su un progetto sportivo di lunga prospettiva.
Siamo convinti che il nome “Venezia”, ancorché associato al contesto calcistico di una realtà più ampia e più variegata possa, pur nelle difficili condizioni di oggi, esercitare una qualche attrazione e una opportunità di investimento sportivo.
Mr. Korablin: non c’è più tempo da sprecare, prendere o lasciare!
Associazione VeneziaUnited,il Supporters Trust del FBC UNIONE VENEZIA
da: veneziaunited.com