>>Venezia – Vittoria dell’Assemblea Sociale per la Casa: acqua nelle case occupate

Creato il 09 novembre 2013 da Felice Monda

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Una sessantina di manifestanti, tra attivisti dell’Asc e occupanti delle case, si sono presentati oggi di fronte alla sede centrale della Veritas a Mestre, blindata da uno schieramento di forze dell’ordine in assetto antisommossa.

La pretesa dei manifestanti è chiara: l’acqua dev’essere pubblica e garantita per tutti, anche per chi, in tempi di crisi economica e abitativa si è visto costretto a scegliere di riappropriarsi al diritto alla casa.

Sono state 9, tra isola e terraferma, le abitazioni occupate dall’Assemblea Sociale per la Casa nella giornata di martedì scorso. 9 case che, dopo anni di abbandono e degrado, sono state liberate, riempite di vita da nuovi inquilini, giovani coppie, famiglie con bambini, studenti ed ex studenti che hanno deciso di fermarsi a vivere e lavorare a Venezia, tra la felicità dei vicini e degli abitanti del quartiere che vivono queste occupazioni come una riqualificazione ed un miglioramento della vita di tutti.

In questo contesto risulta ancora più insopportabile e inaccettabile l’accordo che l’Ater ha stipulato con Veritas, l’agenzia municipalizzata che dovrebbe fornire le utenze relative all’acqua nel territorio. In questo accordo Veritas ha accettato di rendersi responsabile di un atto ingiustificabile e odioso: non fare gli allacciamenti alle case in cui gli inquilini non presentano un regolare contratto di affitto, nonostante nelle case occupate le utenze vengano sempre regolarmente pagate. E non si limita a questo: infatti nell’ultimo periodo la Veritas si è ricoperta di ulteriore infamia andando materialmente a togliere i contatori delle case Ater disabitate per scoraggiare nuove occupazioni e creando enormi disagi – anche da un punto di vista sanitario – agli occupanti vecchi e nuovi, tra cui numerose famiglie con bambini anche molto piccoli.

Comprensibile quindi la rabbia degli occupanti che questa mattina hanno assediato la sede di Veritas chiedendo a gran voce un incontro con il direttore Calligaro per una risouzione immediata di questo problema, confermando più volte l’intenzione di non andarsene dal piazzale antistante l’entrata finché non venissero accettate le loro richieste.

Dopo poco tempo dall’inizio del presidio, una prima buona notizia: il direttore ha concesso un incontro nei suoi uffici a una delegazione di occupanti, che subito sono saliti per forzare l’azienda a una soluzione immediata e a un’interruzione dell’accordo con l’Ater.

Incontro durato pochi minuti e conclusosi con una prima vittoria dell’Assemblea: da domani verranno fatti i riallacciamenti alle case occupate da famiglie con minori, e martedì è stato indetto un secondo incontro per discutere i termini per un riallacciamento di tutte le case occupate tramite un’autocertificazione degli occupanti. La lotta e la determinazione di tanti cittadini ha quindi di fatto interrotto l’accordo Ater-Veritas riprendendosi con forza un diritto inalienabile, com’è stato sancito dal referendum popolare del 2011 e come il Comune stesso di Venezia afferma nell’art. 2 del suo Statuto.

L’Asc, felice per questa prima vittoria, continuerà con le mobilitazioni e le iniziative finché l’accesso all’acqua pubblica non sarà garntito a tutti gli occupanti.

Assemblea Sociale per la Casa Venezia Mestre Marghera

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