Anno: 2012
Distribuzione: Medusa
Durata: 93′
Genere: Thriller
Nazionalità: Inglese/Mandarino
Regia: Kimble Rendall
Abbiamo visto tutti i tipi di Shark Movie, alcuni sono diventati cult, altri sono caduti nel dimenticatoio, ma, quando si dice che il male non ha mai fine, ecco che il 2012 vede l’uscita dell’ultimo della categoria, Bait 3D, diretto da Kimble Rendall e film d’apertura della 69° Mostra del Cinema di Venezia.
Ambientato in una piccola cittadina dell’Australia, il film racconta la storia di un gruppo di persone che si trovano per differenti motivi in un supermercato, quando sono travolti da un devastante Tsunami. I sopravvissuti lottano per mantenersi in vita dopo la catastrofe, cercando di difendersi da uno squalo bianco che si aggira nel supermercato e che si nutre di ogni esca viva presente.
In Bait 3D non mancano gesta eroiche, storie d’amore e di sangue, il film, però,difetta però totalmente di credibilità: invece di spaventarsi e vivere il dramma dei pochi sopravvissuti, lo spettatore si trova a ridere delle sue disgrazie. È un thriller inconcludente come la sua sceneggiatura, scialba e banale. Difficile capire qual’era l’idea originale di Rendall, se ne avesse avuta una; sicuramente ha fallito nel metterla in pratica. Bait 3D non ha significato, non ha ritmo ed è diretto male, persino il 3D non aiuta, anzi peggiora il giudizio critico, essendo totalmente inutile oltre che mal realizzato. Nonostante ciò uscirà nelle sale italiane, distribuito da Medusa, il 14 settembre 2012, mentre noi ci auguriamo che quest’anno la Mostra del Cinema di Venezia ci mostri ben altro.
Valentina Calabrese