Abito in un paesino della provincia lombarda.
Realtà tranquilla scandita da una routine di paese regolare al limite della monotonia.
E' in questo contesto che nel giro di poche settimane è letteralmente esplosa una spirale di piccola criminalità che ha portato in dote una decina di rapine e furti a negozi.
Mani, sembra, diverse per colpi che hanno in comune una sorte di tragica disperazione.
Le somme sono modeste per non dire irrisorie (si va da un paio di torte a un paio di migliaia di euro), tanto basse da far uscire dai sospetti bande di professionisti.
E allora via con il solito tam tam di accuse, i bersagli sono i soliti, i tossici, i rumeni, i marocchini, un pò per abitudine un pò perchè non vogliamo ammettere che potrebbe essere stato uno di "noi".
Perchè i mass media e la gente comune grida, urla, impreca, punta il dito contro nemici immaginari ma non riesce a provare a cercare le cause di tutto questo.
Perchè in questo universo c'è, quasi, sempre una causa solo che a volte è troppo pesante da voler accettare.
La verità è che non vogliamo guardarci allo specchio per la troppa paura di quello che vedremmo, miopia pericolosa che come fumo negli occhi ci nasconde la verità.
La crisi ci sta mandando sul lastrico, siamo sempre più poveri e sempre più famiglie non riescono a vedere la fine del mese. Terreno fin troppo fertile per il crimine, da sempre la risposta più semplice a problemi complessi.
Perchè la criminalità si nutre del popolo di disperati, di disoccupati cronici che vedono le loro riserve assottigliarsi ogni giorno di più, gente comune alle prese con spese sempre più ingenti a fronte di guadagni sempre più esigui.
E di fronte a tutto questo chiudiamo gli occhi.
Preferiamo non vedere che ormai il nostro vicino di casa è a un passo dalla villeggiatura sotto i ponti, che i negozi chiudiono a un ritmo incessante e che le pile di curriculum si accatastano negli angoli dei negozi che in qualche modo sopravvivono.
La politica non se ne occupa. Per carità. Sarebbe troppo chiedere un programma serio per risollevarci, una serie di aiuti per chi ormai è sull'orlo della pazzia economica.
Meglio, molto meglio, continuare a dipingerci come il regno dell'abbondanza con fiumi di latte e alberi di soldi, nascondendo la polvere dietro pesanti arazzi milionari.
I "cugini" argentini ci guardano con sorrisi comprensivi, loro ci sono già passati e ci aspettano, consapevoli che a meno di una decisa virata dal basso, andremo presto incontro al loro stesso desolante destino
Immagine presa da "Migrantiblog.it"
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