In questo caso, nello specifico, si parla di indice di massa corporea che sarebbe direttamente influenzato dall’esposizione mattutina alla luce solare. La scoperta arriva da uno studio condotto dai ricercatori della Feinberg School of Medicine, presso la Northwestern University di Chicago (USA). Durante l’esperimento, sono stati coinvolti 54 volontari, 26 maschi e 28 donne, tutti intorno ai 30 anni di età, a cui è stato chiesto di indossare per una settimana un monitor actigrafo, per misurare i parametri di esposizione al sole durante il periodo di osservazione. In base ai dati ottenuti, è stato rilevato che la maggior parte delle persone esposte quotidianamente alla luce, anche se non eccessiva, in una fascia oraria compresa tra le 8 e le 12, avevano un indice di massa corporea (BMI) significativamente più basso rispetto alle persone che si esponevano in altre ore della giornata. “Quanto prima si verificava l’esposizione alla luce durante il giorno, tanto più l’indice di massa corporea degli individui era basso”, ha dichiarato la coautrice dello studio, la dottoressa Kathryn Reid. Se l’esposizione avveniva anche solo un’ora dopo, gli effetti non erano più così evidenti. Secondo gli studiosi, inoltre, il potere della luce del sole sul peso corporeo non dipende dal tipo di attività fisica, dalle ore di sonno, da sesso, età o stagione. Sono sufficienti dai venti ai trenta minuti per influenzare positivamente il BMI. Lo studio ha anche evidenziato che un livello di illuminazione di 500 lux è il “numero magico” per diminuire l’indice di massa corporea. Anche in una giornata nuvolosa, la luce esterna produce più di 1.000 lux di luminosità, mentre negli ambienti interni spesso non si hanno più di 200-300 lux. I ricercatori non hanno ancora compreso esattamente il meccanismo con cui la luce colpisce il grasso corporeo. Di sicuro, però, la maggior parte delle persone non ricevono abbastanza luce naturale nelle prime ore del mattino, durante le quali, di solito, si è chiusi in auto, in ufficio o nelle scuole. E la luce artificiale, per ovvie ragioni, non ha alcun impatto sul nostro metabolismo. Secondo la dott.ssa Reid, “la luce è un fattore modificabile con il potenziale di poter essere utilizzata nei programmi per la gestione del peso. Proprio come le persone cercano di dormire di più per perdere peso, forse manipolare la luce è un altro modo per perdere peso”. Ciò che si consiglia, quindi, è di uscire il più possibile durante la mattinata e di incentivare l’uso di molte finestre nei luoghi di lavoro e nelle scuole, per prevenire l’obesità su larga scala. Non dimentichiamo inoltre che la luce solare ha un effetto potente per quanto riguarda anche i ritmi circadiani legati al sonno, al controllo della pressione alta e al bilancio energetico e di consumo delle calorie. Fonte: http://ambientebio.it
In questo caso, nello specifico, si parla di indice di massa corporea che sarebbe direttamente influenzato dall’esposizione mattutina alla luce solare. La scoperta arriva da uno studio condotto dai ricercatori della Feinberg School of Medicine, presso la Northwestern University di Chicago (USA). Durante l’esperimento, sono stati coinvolti 54 volontari, 26 maschi e 28 donne, tutti intorno ai 30 anni di età, a cui è stato chiesto di indossare per una settimana un monitor actigrafo, per misurare i parametri di esposizione al sole durante il periodo di osservazione. In base ai dati ottenuti, è stato rilevato che la maggior parte delle persone esposte quotidianamente alla luce, anche se non eccessiva, in una fascia oraria compresa tra le 8 e le 12, avevano un indice di massa corporea (BMI) significativamente più basso rispetto alle persone che si esponevano in altre ore della giornata. “Quanto prima si verificava l’esposizione alla luce durante il giorno, tanto più l’indice di massa corporea degli individui era basso”, ha dichiarato la coautrice dello studio, la dottoressa Kathryn Reid. Se l’esposizione avveniva anche solo un’ora dopo, gli effetti non erano più così evidenti. Secondo gli studiosi, inoltre, il potere della luce del sole sul peso corporeo non dipende dal tipo di attività fisica, dalle ore di sonno, da sesso, età o stagione. Sono sufficienti dai venti ai trenta minuti per influenzare positivamente il BMI. Lo studio ha anche evidenziato che un livello di illuminazione di 500 lux è il “numero magico” per diminuire l’indice di massa corporea. Anche in una giornata nuvolosa, la luce esterna produce più di 1.000 lux di luminosità, mentre negli ambienti interni spesso non si hanno più di 200-300 lux. I ricercatori non hanno ancora compreso esattamente il meccanismo con cui la luce colpisce il grasso corporeo. Di sicuro, però, la maggior parte delle persone non ricevono abbastanza luce naturale nelle prime ore del mattino, durante le quali, di solito, si è chiusi in auto, in ufficio o nelle scuole. E la luce artificiale, per ovvie ragioni, non ha alcun impatto sul nostro metabolismo. Secondo la dott.ssa Reid, “la luce è un fattore modificabile con il potenziale di poter essere utilizzata nei programmi per la gestione del peso. Proprio come le persone cercano di dormire di più per perdere peso, forse manipolare la luce è un altro modo per perdere peso”. Ciò che si consiglia, quindi, è di uscire il più possibile durante la mattinata e di incentivare l’uso di molte finestre nei luoghi di lavoro e nelle scuole, per prevenire l’obesità su larga scala. Non dimentichiamo inoltre che la luce solare ha un effetto potente per quanto riguarda anche i ritmi circadiani legati al sonno, al controllo della pressione alta e al bilancio energetico e di consumo delle calorie. Fonte: http://ambientebio.it