Venti secondi interminabili

Creato il 20 maggio 2012 da Speradisole

VENTI SECONDI INTERMINABILI

Non avevo idea di quanto lunghi potessero essere venti secondi quando si sente il terremoto. Fortissimo: 5.9 della scala Richter. Il letto che si muove, le finestre che fanno tintinnare i vetri ed anche la porta che sbatte come se qualcuno bussasse.

Se si prova a contare fino a “20″ seguendo le lancette dell’orologio che scandisce i secondi, si scopre che è un tempo interminabile, con il rumore sordo di sottofondo, i movimenti dei lampadari e degli arredi, i lamenti della casa nelle orecchie. Si aspetta col fiato sospeso, e ci si chiede e adesso, dove vado? Cosa faccio?

Forse ho fatto la cosa più stupida, sono uscita sul terrazzo per vedere se qualcuno si era allertato, come me. Solo una finestra  di una casa vicina era illuminata, tutto il resto silenzio attorno. Nessuno per strada, almeno nella mia zona, e mi sono chiesta se solo io avessi avvertito la violenza di quel terremoto. 

Ho acceso la Tv, e mi sono sintonizzata su Rainews24. Di solito le notizie vengono date quasi in diretta, ma ho atteso circa trenta minuti prima di vedere scritto in rosso Ultimora: Terremoto in Emilia a 40 chilomentri da Bologna, nella zona nord-ovest.  Lo speaker ha detto testualmente “Ci è stato segnalato dagli Stati Uniti”!!!! Scala Richter 6.2, successivamente corretto in 5.9. Comunque fortissimo.

Io abito  a Bologna, ho avvertito benissimo la violenza del terremoto ed ho pensato che nell’epicentro i danni alle persone e alle cose, dovevano essere piuttosto ingenti. Mi sono augurata che nessuno, in quel momento,  ridesse nel letto.



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