Ventiquattrosette è un film diretto dal regista inglese Shane Meadows ed è uscito nelle sale nel 1997.Questo suo primo lungometraggio ci racconta la storia del sognatore Alan Darcy (Bob Hoskins) che non può sopportare l'idea che i giovani, di uno dei tanti paesi delle Midlands inglesi, passino 24 ore al giorno, per 7 giorni alla settimana, nella più totale noia e pigrizia della loro vita; molto spesso condita da criminalità, tossicodipendenza e pericolosa vita di strada.La sua tenacia lo porta a far rinascere un club di pugilato, cercando di coinvolgervi i giovani ragazzi. Molte volte anche costringendoli.Della trama, ovviamente, non vi dico altro.Shane Meadows ci presenta questo film interamente in bianco e nero; l'effetto dà alla storia un sapore d'altri tempi e la rende una fiaba moderna.Al contrario però, il tutto risulta estremamente realistico (come il regista ci ha abituato); sarà forse per le storie tremendamente comuni e per il degrado che ne risalta.L'occhio di Meadows contribuisce molto a questo realismo, cercando di osservare le storie dei singoli personaggi che compaiono, in modo per nulla distaccato, anzi tentando di avvicinarsi il più possibile allo squallore, ma anche alla speranza di un futuro.C'è da dire che il binomio "pugilato-riscatto sociale" non è una novità nel mondo cinematografico; l'originalità di Ventiquattrosette però, sta nella sua completezza e nella capacità di rendere uniche quelle vite che, all'apparenza, sembrano tutte uguali.Anche i soliti cliché del sudore, della polvere, della sporcizia della palestra, della povertà del pugilato, qui sembrano avere nuova vita; non appartengono a eroi o a campioni, ma diventano parte integrante della vita di molte persone, dando un senso nuovo a quel 24 7.Grazie alle scelte del regista, il film risulta drammatico, poetico, comico, tragico, romantico.Avrete capito che sono un fan di Shane Meadows.Credo che sia difficile non esserlo.
Qua il trailer inglese di Ventiquattrosette